Mani veloci modellano tre cilindri di cioccolato, lo sguardo si sposta di continuo sullo schermo del telefono, dov’è aperta una foto delle rovine del tempio di Castore e Polluce: «Sto realizzando il foro romano, vedi? Queste sono le colonne, devo inserire i capitelli e il fregio. Poi spruzzo il burro di cacao per dargli l’effetto marmo». La voce calda di Walter Musco, pasticciere romano, proprietario del locale omonimo affacciato su Largo Bompiani, a Tor Marancia, ci apre le porte del laboratorio di dolci più creativo della Capitale. Sul banco da lavoro blocchi di cioccolato di ogni forma e consistenza, Walter li squadra uno a uno e ha già in mente come trasformarli in opere d’arte. La Pasqua si avvicina e la pasticceria lavora senza sosta alla produzione di uova speciali, che oggi saranno esposte in una mostra. Pezzi unici, a volte così decorati da non essere più commestibili, che quest’anno seguono il tema “Roma, città aperta (?)”. «Non vendiamo l’uovo incartato, con la sorpresa – precisa Musco – Preferisco crearne uno particolare, ispirandomi ai capolavori di artisti del passato».
Sugli scaffali del magazzino le riproduzioni in cioccolato dei monumenti più celebri: l’ellisse di Michelangelo a piazza del Campidoglio, il cupolone di San Pietro, il Colosseo quadrato dell’Eur. Musco si sofferma su una canestra di frutta, omaggio alla natura morta di Caravaggio: «Ci sono voluti cinque giorni di lavoro. Ogni dettaglio è modellato e dipinto a mano» rivela, mentre con il dito sfiora gli acini del grappolo d’uva e le venature delle foglie. La storia della città si unisce con le nuove tendenze della musica e del cinema: «Quest’anno la mostra si rivolge anche ai giovani. Abbiamo un uovo con i murales di Tor Marancia, uno a forma di Armadillo, il personaggio della serie tv del fumettista Zerocalcare e una panchina nera dedicata all’album del gruppo rap TruceKlan, “In The Panchine”».
L’uovo sanpietrini Uovo omaggio allo stilista Valentino
Cresciuto con la passione per gli orologi, nel 1997 Musco apre a Roma la galleria d’arte etnica Gondwana, dal nome del territorio che esisteva prima della deriva dei continenti, dove vende opere dei pittori aborigeni australiani. Nel 2009 rileva la pasticceria Bompiani, dopo un lungo percorso nella ristorazione stellata. In poco tempo la produzione del locale si trasforma e le prime sperimentazioni creative sono proprio sulle uova: «Con la tecnica dello stencil riproducevo i volti di Fellini, Mastroianni, Sophia Loren – ricorda – Fu un tale successo che decisi di andare oltre».
I clienti si fermano di fronte alla vetrina, incuriositi dalle torte colorate con un taglio in superficie, chiaro richiamo alle tele di Lucio Fontana: «Mentre al museo ci va chi già lo conosce, chi viene a prendere il caffè lo incontra per caso, è un modo per avvicinare le persone all’arte. Di solito in caffetteria si parla di calcio e politica, qui entrano e chiedono una Jackson Pollock per dieci persone».
Le uova di Musco combinano gusto ed estetica e sono acquistate dai collezionisti a prezzi anche molto elevati. Con il passare del tempo e le alte temperature, però, il cioccolato si scioglie e i disegni si rovinano. Il pasticciere ci spiega che «il deperimento è centrale, perché queste opere hanno il significato stesso della vita: nulla è per sempre».
Il Colosseo quadrato all’Eur Armadillo, il personaggio del fumettista Zerocalcare
«Il cioccolato con il tempo si scioglie. Le mie uova hanno il significato stesso della vita: nulla è per sempre»
Walter Musco
A poche ore dall’apertura della mostra, fra i banchi del laboratorio è un viavai di giovani pasticcieri per gli ultimi ritocchi ai gusci. Walter e il suo staff lavorano con cioccolato 55% fondente, che proviene dal Sud America e dall’Africa. Le forti piogge invernali hanno messo in ginocchio le piantagioni di cacao dei due maggiori produttori, la Costa d’Avorio e il Ghana, causando un rincaro del 40% da gennaio. «La crisi però esiste da tempo – puntualizza Musco – Il cioccolato è legato in borsa al caffè, che negli ultimi anni ha subìto un enorme incremento di costi. Nell’economia liberista ci sono fondi, come quello sovrano della Norvegia, che monopolizzano il mercato e stabiliscono il prezzo. Il calo dei traffici al Canale di Suez complica ancor di più il commercio dal sud-est asiatico».
Non c’è tempo per fare calcoli, è quasi tutto pronto per aprire l’esposizione ai visitatori. Una ragazza sistema delle scaglie di cioccolato bianco sull’ultimo uovo di giornata. Compongono il sorriso di Guglielmo “il dentone”, l’improbabile presentatore interpretato da Alberto Sordi nel film “I complessi”: «Servono anche le uova scherzose – conclude Musco – Abbiamo trovato il giusto compromesso per coinvolgere tutti. Così Roma è davvero una città aperta».
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