La storia della famosa gelateria romana risale a oltre un secolo fa, quando Giacomo Fassi, originario del Piemonte, insieme alla moglie siciliana Giuseppina, aprì il negozio con l’intento di vendere ghiaccio e birra. È proprio da quel lontano 1880 che ha avuto inizio un viaggio straordinario, con il figlio Giovanni che ha rivoluzionato l’industria introducendo il concetto di Telegelato, quello che oggi chiamiamo take away e aprendo la prima “gelateria elettrica”, cioè la prima ad avere a disposizione più frigoriferi per il mantenimento del gelato.
Il nuovo negozio, in via Piave, contribuisce a creare un vero e proprio distretto culinario. Un ambiente semplice: pareti bianche, la storia della gelateria, dei proprietari e dei prodotti raccontata su quadri color bordeaux.
Un luogo apparentemente freddo ma che fa immergere il cliente, contemporaneamente, nella modernità e storicità del posto. Federico, commesso, con il sorriso racconta: «Abbiamo aperto da poco. L’obiettivo di Andrea Fassi era quello di mantenere la tradizione del prodotto andando incontro alle nuove esigenze dei clienti. Si è accorto che il gelato classico piace, ma negli altri punti vendita si creano file interminabili quindi ha deciso di fare una selezione dei semifreddi più famosi, garantire il take away e la possibilità di pagare solo con carta di credito diminuendo infine il personale al minimo».
Ogni semifreddo ha un QR code da dove il cliente può leggere la storia, gli ingredienti e la preparazione. Una volta scelto il prodotto può chiedere al commesso di incartarlo e sarà sua premura inserire una giusta quantità di ghiaccio affinché rimanga fresco il più possibile. Infine, attraverso uno schermo, che presenta le immagini dei vari semifreddi in vendita, basta cliccare, avvicinare la carta di credito ed uscire con il proprio acquisto.
I celebri semifreddi esposti sono: Sanpietrino, Caterinetta, Pezzo Duro, Gianduiotto, Tramezzini di gelato e Ninetto.
«Sanpietrino è un semifreddo glassato, ormai iconico nella Capitale» spiega Federico. Ideato da Fabrizio Fassi negli anni novanta, il Sanpietrino vuole restituire a Roma la gratitudine per aver accolto la famiglia per oltre cent’anni. «Fabrizio lo ideò come prodotto comodo e veloce da mangiare, al passo coi tempi» dice Federico.
Il semifreddo più antico però è Pezzo Duro, un gelato a temperatura più bassa, di forma cilindrica creato da Giovanni Fassi, ormai anziano, negli anni settanta.
«Ninnetto è invece il primo gelato su stecco della storia italiana. Nasce da un’idea di Giovanni, soprannominato Nino per la sua bassa statura, nano, nanetto e così Ninnetto» spiega Federico raccontando anche che Algida rimase incantato dalla bontà del Ninnetto e chiese a Fassi di collaborare per vendere quello che poi diventerà il famoso Cremino, ma Fassi rinunciò alla proposta fatta da Algida il quale diede vita al Cremino ispirandosi proprio al Ninnetto.
Nonostante gli accordi stretti nel 2014 con la conglomerata coreana Haitai, il marchio Fassi rimane saldamente radicato nelle sue origini italiane. Andrea Fassi, l’attuale amministratore delegato, ha guidato con successo l’internazionalizzazione del marchio mantenendo intatto il suo spirito italiano. Mentre la Haitai gestisce numerose gelaterie a marchio Fassi in Corea e in Cina, Andrea pensa all’apertura di un nuovo punto vendita a Roma per mantenere salda la tradizione italiana.
Leggi anche: Un’eccellenza tutta siciliana: l’agnello pasquale di Favara