I risultati dello scrutinio arrivati in serata confermano gli exit poll di ieri. La candidata sindaca del centrosinistra, Sara Funaro, è la più votata a Firenze, con il 43%. Segue a dieci punti di distanza la lista civica di Eike Schmidt, l’ex direttore degli Uffizi, sostenuto dal centrodestra (32,9%). Staccate la renziana Stefania Saccardi, al 7,5%, e Cecilia Del Re (6,2%), fuoriuscita dal Pd dopo la mancata convocazione delle primarie. Fra gli altri candidati, Dmitrij Palagi della sinistra radicale si attesta al 5,3%, Lorenzo Masi del Movimento 5 Stelle al 3,3%. In calo l’affluenza: nel capoluogo, dove si votava oltre che per il Comune anche per i consigli di quartiere, è andato alle urne il 64,5% degli aventi diritto (-5 punti rispetto al 2019).
La coalizione di centrosinistra si conferma prima forza, ma dovrà tornare al ballottaggio dopo quindici anni contro il centrodestra. L’ultimo testa a testa si era tenuto nel 2009 fra Giovanni Galli (Popolo della Libertà) e il giovane Matteo Renzi del Pd, che prevalse nettamente al secondo turno. La sfida avrà luogo fra due settimane: seggi aperti dalle 7 alle 23 di domenica 23 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 24 giugno, il giorno di San Giovanni, patrono della città.

Lo spoglio delle schede nelle 360 sezioni comunali rispecchia i dati diffusi nel pomeriggio dal Consorzio Opinio Italia per Rai. Alle 18, pochi minuti dopo la pubblicazione della terza proiezione, Funaro dichiara soddisfatta ai giornalisti: «È un dato straordinario, nel quadro di un centrosinistra con tante candidature. L’indicazione dei cittadini è stata chiara e netta». La sfida, come preannunciato dai sondaggi, sarà con il centrodestra, che la candidata dem definisce «il peggiore che stiamo vedendo da molto tempo. Da domani si tira una riga e si riparte da zero. Non bisogna dare niente per scontato, facciamo un appello a tutti i fiorentini e riniziamo a girare strada per strada, per raccontare la nostra visione di città, il nostro programma, le nostre idee. Firenze ha la possibilità di avere la sua prima sindaca e penso che la città sia pronta» ha concluso.
Non perde le speranze Schmidt. La sua lista civica, appoggiata da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, ha ottenuto quasi dieci punti in più di quella di Ubaldo Bocci, lo sfidante di Dario Nardella alle comunali del 2019. Il primo a parlare alla stampa nel pomeriggio è il capolista, Paolo Bambagioni: «Siamo soddisfatti: ci stiamo attestando sul nostro obiettivo, anche grazie al grande apporto della lista civica, e poi questa amministrazione, dal 57% del 2019, sta calando. Se non è una bocciatura, è un rinvio a settembre». Il centrosinistra ha perso voti anche perché si è presentato molto più diviso di cinque anni fa: le percentuali di Funaro, Del Re e Saccardi sommate eguagliano quel 57% che garantì a Nardella il secondo mandato a Palazzo Vecchio.

Il candidato italotedesco non molla e rilancia: «È assolutamente possibile il ribaltone. La partita è molto aperta e renderà le prossime due settimane molto interessanti». Il direttore del museo di Capodimonte di Napoli invita i fiorentini a «guardare per bene quali sono le promesse fattibili e utili e quali no. Sicuramente le isole di plastica sull’Arno» – la discussa isola galleggiante proposta da Funaro (Pd) – «non le prometto».
Tutto secondo le previsioni dunque, ma ora si apre la partita delle alleanze. Al Pd potrebbe non bastare il bacino di voti di Italia Viva, a causa dello scarso risultato ottenuto da Saccardi, eppure la strada per Palazzo Vecchio sembra in discesa. Nipote di Piero Bargellini, che guidò la città prima dopo l’alluvione del 1966, Funaro a 47 anni potrebbe diventare la prima sindaca fiorentina. La psicologa e psicoterapeuta ha seduto in entrambe le ultime due giunte, con deleghe al welfare, sanità, accoglienza e integrazione, pari opportunità e casa.
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