La notte di Fratelli d’Italia, primo partito italiano alle elezioni europee, dura appena 16 minuti. Mancano sessanta secondi alle 2 quando le inconfondibili note di “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, suonano in filodiffusione nella sala conferenze dell’Hotel Parco dei Principi, quartier generale del partito per le grandi occasioni elettorali. I cronisti si affannano per cercare di capire da quale ingresso sbucherà Giorgia Meloni, presidente del Consiglio candidata capolista in tutte le circoscrizioni.
«Ci siamo visti qui quasi due anni fa ed era una bella notte. Questa, per me, è ancora più bella», il discorso di ringraziamento inizia con il riferimento a quando, dallo stesso palco, aveva commentato le percentuali che nel 2022 l’avevano portata a vincere le elezioni politiche. In quell’occasione FdI vantava poco meno del 26%. Dopo un anno e otto mesi di governo, il suo partito sfiora il 29%. «Questo è il messaggio degli italiani: andate avanti. Con maggiore determinazione», dice cercando con lo sguardo la sorella Arianna, a bordo palco, oggi responsabile della segreteria politica del partito. Alla luce dei risultati nel resto d’Europa sottolinea il suo orgoglio nel potersi presentare «al G7 e in Europa con il governo più forte di tutti». Il riferimento è a quanto accaduto in Francia, dove il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha sciolto il parlamento e indetto nuove elezioni per il prossimo 30 giugno, nel pieno delle Olimpiadi di Parigi. Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella ha ottenuto il 32% dei voti, mentre il partito del presidente si è fermato al 14%.
Nelle parole di Meloni c’è soddisfazione per i numeri degli alleati, ma non mancano le stoccate a chi le fa opposizione. Pur senza nominarli, come è stato per gran parte della campagna elettorale, nei confronti dei 5 Stelle che non superano il 10% è lapidaria: «Il sistema sta diventando di nuovo bipolare. È una buona notizia perché ci sono visioni del mondo che si contrappongono e su cui si chiede ai cittadini da che parte stanno».
Quella per il Pd di Elly Schlein, invece, arriva alla fine, quando ormai è già suonato l’inno di Mameli. Meloni sta per scendere dal palco, quando decide di riavvicinarsi al microfono: «Ci hanno visto arrivare ma non sono stati in grado di fermarci». Neanche 10 minuti di discorso e la premier è già uscita dalla porta dietro il palco. Sono le 2:15, militanti, parlamentari, dirigenti e staff di Fratelli d’Italia sventolano le bandiere del partito mentre suona “A mano a mano”, sempre del cantante nato a Crotone. Inizia così la festa della notte «più bella».