Nella serata del 3 luglio i cancelli di Villa Massimo, sede dell’Accademia Tedesca a Roma, si sono spalancati per ospitare la cerimonia finale della sessantaquattresima edizione del Globo d’Oro, il premio cinematografico dell’Associazione Stampa Estera in Italia.
Un viale alberato illuminato di arancione e contornato di candele accompagna ospiti, giornalisti e vip verso il grande giardino della villa, dove la serata è iniziata tra i flash dei fotografi e le chiacchiere davanti agli stand gastronomici.
Alla guida dell’evento i direttori artistici Claudio Lavanga e Alina Trabattoni, che hanno accolto i tanti attori e registi in gara, con pellicole uscite nell’ultimo anno e diventate famose in tutto il mondo. Non sono mancati ospiti di fama internazionale come il cantante Sting e sua moglie Trudie Styler, vincitrice del globo per il Miglior documentario con Posso entrare? An Ode To Naples. La coppia si è intrattenuta a lungo, anche dopo la fine della cerimonia.
A sorprendere tutti è l’arrivo del grande regista Tim Burton, accompagnatore di Monica Bellucci. La stella della serata, in un abito in organza total black e tacchi altissimi, ha ritirato il premio alla carriera. «Una dedica va ai miei figli, che mi insegnano tanto, ogni giorno. Il globo è per loro».
Tra gli ultimi ad entrare a Villa Massimo c’è Matteo Garrone, che ha scelto un outfit informale e sportivo. Vince il premio Miglior regia con Io Capitano, che tratta l’emigrazione africana verso l’Europa. A sensibilizzare sul tema sono le parole dell’attore protagonista Seydou Sarr, che insiste su quanto sia reale ciò che si vede nelle scene del film.
C’è ancora domani di Paola Cortellesi è stato votato come Miglior film. Con il suo primo esordio da regista, commenta: «Oggi la pellicola è distribuita in 124 paesi. Un anno fa avrei riso se me lo avessero detto. Questo è stato possibile grazie ai giornalisti e corrispondenti qui presenti, che hanno promosso il film nel mondo».
A consegnare i globi si sono alternati alcuni membri della Stampa estera, che hanno augurato buona fortuna ai vincitori nelle loro lingue di origine. «Break a leg» è solo un esempio. Il risultato finale? Tante “ossa rotte” al posto di quadrifogli.
Ad addolcire la serata è la voce di Margherita Vicario, cantautrice, attrice e regista che ha portato a casa due globi con Gloria! per Miglior opera prima e Miglior colonna sonora.
L’emozione è visibile sul viso di Rebecca Antonaci, mentre ringrazia il pubblico dopo essersi aggiudicata il premio come Giovane promessa interpretando Mimosa in Finalmente l’alba.
Micaela Ramazzotti fa un elogio all’amore parlando di Felicità, la commedia da lei scritta, diretta ed interpretata e che le ha permesso di vincere il globo come Migliore attrice.
Se siete curiosi di sapere chi sono gli altri premiati dell’edizione del Globo d’Oro 2024, qui la lista completa:
- Miglior film: C’è ancora domani di Paola Cortelesi
- Miglio regia: Matteo Garrone per Io capitano
- Miglior attrice: Micaela Ramazzotti in Felicità
- Miglior attore: Elio Germano in Confidenza
- Miglior commedia: Romeo è Giulietta di Giovanni Veronesi
- Miglior opera prima: Gloria! di Margherita Vicario
- Miglior serie tv: Un Amore di Francesco Lagi
- Miglior fotografia: Paolo Carnera in Adagio
- Miglior cortometraggio: Unfitting di Giovanna Mezzogiorno
- Miglior documentario: Posso entrare? An Ode To Naples diretto da Trudie Styler
- Giovane Promessa: Rebecca Antonaci per Finalmente l’alba
- Miglior colonna sonora: Margherita Vicario e Davide Pavanello per Gloria!
- Miglior sceneggiatura: Daniele Lucchetti e Francesco Piccolo per Confidenza
- Globo d’Oro alla Carriera: Monica Bellucci
- Globo d’Oro Italiani nel mondo: Maurizio Lombardi
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