Un’auto sulla folla di persone a Monaco di Baviera, in Germania. A un giorno dall’inizio della Conferenza sulla sicurezza che si terrà in una città blindata fino al 16 febbraio. E a 10 giorni dalle elezioni federali tedesche. Il fatto è avvenuto alle 10:30 a una manifestazione del sindacato Vereinte Dienstleistungsgewerkschaft (Ver.Di), il secondo di Germania con più di due milioni di iscritti. Fondato nel 2001 a Berlino, è attivo nel settore dei servizi.
La causa dell’accaduto non è chiara, ma tra le ipotesi al vaglio delle autorità c’è un attentato da parte di un ventiquattrenne afghano alla guida della vettura, una Mini Cooper grigia. Il ministro dell’Interno della Baviera Joachim Hermann ha detto che il giovane era già noto alle forze dell’ordine, aggiungendo che era già stato fermato dalla polizia per possesso di sostanze stupefacenti e furto. Secondo il giornale Der Spiegel, il ragazzo si trovava in Germania dal 2016 con un permesso di tolleranza. Prima di arrivare nel Paese, era stato in Italia.
Secondo la Bild, il ragazzo coinvolto è un richiedente asilo, bloccato dopo il fatto e che sarebbe stato portato in ospedale. Per fermarlo la polizia ha sparato colpi di arma da fuoco. Il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung parla di una donna morta, di cui è ignota l’identità. Al momento i feriti sono 28, tra cui bambini e alcune persone in gravi condizioni. Varie le ambulanze giunte sul posto, all’incrocio tra Dachauer e Seidlstrasse.
Tra gli oltre mille manifestanti in strada per chiedere un aumento salariale non c’era Isabella Saccon, che lavora in un asilo a Monaco di Baviera: «ero stata invitata a partecipare perché tra le persone andate a manifestare c’era anche la mia categoria, che è sempre stata poco pagata. Sono rimasta a casa perché è il mio compleanno, e inoltre non sono molto attiva politicamente, non ho aderito a nessun partito in vista delle prossime elezioni». Il clima descritto è teso: «da casa mia sento ambulanze e polizia che continuano a andare avanti e indietro, stamattina questa cosa ha colto tutti di sorpresa. Ci sono rimasta male perché ci sarei potuta essere anche io».
Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato di «atto orribile» e ha detto che la persona coinvolta deve essere espulsa e deportata nel suo Paese. «Probabilmente si tratta di un attentato. Ci sono molte prove che vanno in quella direzione. Qualcosa deve cambiare in Germania», ha detto il governatore della Baviera e leader dei cristiano-sociali della Csu Markus Soeder. «Sono profondamente scosso. I miei pensieri sono con i feriti», sono le parole di Dieter Reiter, esponente dei socialisti dell’Spd. Non tarda ad arrivare l’attacco di Alice Weidel, leader dell’AfD, il partito di estrema destra:«la Csu dovrebbe spiegare perché la persona afghana respinta non è stata deportata. Abbiamo bisogno di controlli alle frontiere e di uno stop alla migrazione», ha scritto su X.
Monaco di Baviera è già da giorni in stato di massima allerta per la Conferenza sulla sicurezza, che vedrà la presenza del vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e del Segretario di Stato Marco Rubio. Entrambi incontreranno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un evento di caratura globale con all’ordine del giorno il sostegno all’Ucraina.