La lucida e barocca Sala delle Colonne dell’università Luiss Guido Carli ha fatto da sfondo alla premiazione del Prix des Journaux. Il concorso, alla sua prima edizione ha visto gli aspiranti giornalisti sfidarsi nelle categorie di Attualità, Costume e società, Sport, a cui si sono aggiunte le menzioni speciali per Sostenibilità e Digital, oltre a una Menzione Speciale della Giuria.
Ad aprire la premiazione la presidente della scuola di Giornalismo, Livia De Giovanni: «La nostra missione, è fornire gli strumenti per l’esercizio della trasmissione giornalistica, spaziando dall’analisi all’impatto dell’intelligenza artificiale, dal giornalismo sociologico alle nuove frontiere dei social media e della formazione professionale». L’iniziativa, ricorda Carlo Augusto Marocchino, referente delle testate giornalistiche, «è nata ad ottobre, quando avevamo deciso di riunirci per commentare le elezioni americane» e, dato l’alto numero di partecipanti, «è nata l’idea di ampliare il progetto e supportare i giovani cronisti».
Non solo una premiazione ma anche un’occasione per parlare di giornalismo. Elisa Anzaldo, vicedirettrice del TG1, ha condiviso la sua esperienza nella copertura di eventi straordinari, come la recente scomparsa di Papa Francesco, sottolineando anche come «la copertura dell’insediamento del nuovo Pontefice si sia trasformata in una lezione di giornalismo di politica estera».
Cultura e Società
Francesco Giorgino, docente del master in Comunicazione Istituzionale Luiss e direttore di XXI Secolo su Rai 1, ha premiato Ludovica Vizzini per l’articolo Piccole Donne: la forza e la fragilità delle icone femminili della testata Agorà. «Ho la sensazione che la crisi dei giornalismo sia soprattutto una crisi di credibilità», ha spiegato il giornalista. «Questa crisi, deriva dall’incapacità talvolta, di disporre di chiavi interpretative adeguate, rispetto al grande obiettivo della lettura, della decodifica e dell’interpretazione della complessità».
Attualità
Per la categoria Attualità, Giovanni Orsina, Direttore del dipartimento di scienze politiche ed editorialista, ha ricordato la profonda fase di incertezza che ila giornalismo sta attraversando «nel momento in cui si dissolvono le strutture l’unica cosa che si può fare è raccontare, è cercare di narrare quel che sta accadendo nell’attesa che dalla narrazione emergano delle nuove strutture, capaci di ricostruire delle strutture interpretative». Il premio è andato a Matilda Decanti per l’articolo Giustizia al bivio della testata Madama Luise.
Lo Sport
Alessandro Antinelli, giornalista e telecronista di Rai, ha premiato per la categoria Sport Luca Tedesco per l’articolo Il peso della mente della testata Contesta. Il giornalista ha illustrato, l’enorme impatto culturale dello sport, in particolare del calcio, capace di catturare l’attenzione di milioni di persone e persino di assumere un fervore quasi «religioso». Ha evidenziato come in un’epoca di amplificazione di informazione «la verifica e la distinzione tra comunicazione e informazione» siano le chiavi per il giornalismo odierno.
Menzione Speciale Sostenibilità
La sostenibilità ai tempi di Trump della testata Contesta ha vinto nella categoria Sostenibilità. Emiliana De Blasio, docente di sociologia dei mass media, ha premiato Carlo Augusto Marocchino e ha enfatizzato come «giornalismo si sforzi di rappresentare una realtà complessa, ricca di ideologie contrastanti, simile a un’arena politica». La sfida per i giornalisti che si occupano di sostenibilità, ha chiarito, è quella di dare voce a un pianeta che cambia, narrandone le molteplici sfaccettature, dalla crisi climatica, alla perdita di biodiversità fino alle disuguaglianze sociali.
Menzione Digital
Barbara Millucci del Corriere della Sera ha presentato la menzione speciale Digital, vinta dalla testata The Noisy Magazine, diretta da Andrea Rau. Si è sottolineato come la realtà stia cambiando anche a livello emotivo con l’intelligenza artificiale, che dovremmo utilizzare come strumento di lavoro. «Le classiche “cinque W” del giornalismo non bastano più», afferma la giornalista, «è fondamentale capire cosa dicono le informazioni, quali sono le prove e chi sono le fonti», sottolineando come l’analisi dei dati sia uno strumento utile all’analisi giornalistica.
Premio speciale della giuria
«Se riuscissi a fare solo la metà delle cose che ha fatto lui nella sua vita, sarai felice» afferma Nicole Saitta, moderatrice dell’evento insieme ad Alessandro Imperiali, entrambi studenti del master di giornalismo, introducendo il direttore Gianni Riotta. «Il giornalismo è un modo di raccontare la realtà, è un modo di conoscere la realtà, è un modo di creare una comunità, è un modo di affrontare la complessità» sottolinea il direttore, il quale ha premiato con la menzione speciale della Giuria l’articolo di Giulia Galassi Interview with an ex Gang Member della testata GlobeTrotter360°.