«Mi piace molto viaggiare e vorrei conoscere quanti più luoghi possibili. Questo si collega alla mia curiosità. A me piace conoscere. La mia passione è la conoscenza in qualsiasi campo». Si presenta così Costanza Saporito, siciliana, classe 1998.
Dopo aver conseguito nel 2017 il diploma di Liceo classico a Palermo, si è trasferita a Perth per un anno. È proprio in Australia che ha avuto la possibilità di studiare e approfondire il suo interesse per la lingua inglese presso l’Università locale. «L’obiettivo era quello di fare un’esperienza lontana dalla mia zona di comfort. L’inglese è stata una scusa. Una nuova vita, un nuovo inizio».
La lettura l’ha accompagnata fin dalla più tenera età: «A me piace molto leggere. I libri sono stati presenti fin da sempre nella mia vita e ho iniziato prestissimo a leggere. Divoravo libri già a partire dalle elementari. Soprattutto, lo facevo autonomamente».
I primi generi letterari ai quali si è avvicinata sono stati il romanzo giallo e il thriller. Crescendo, anche i suoi interessi si sono ampliati: «Leggo di tutto. Le storie che contengono mistero mi affascinano. Ad oggi non so scegliere un romanzo preferito. Un libro che mi è piaciuto molto è stato Thérèse Raquin di Zola, un classico».
Nella vita di Costanza la conoscenza è fondamentale e il viaggio è un modo per conoscere nuove realtà. Il sogno nel cassetto è stato sempre quello di visitare quanti più luoghi possibili e avere l’opportunità di conoscere nuove persone e diverse culture: «Oltre ad essere curiosa, a me piace conoscere. La mia passione è la conoscenza in tutti i campi. Ad esempio, mi piacerebbe sapere tutto della filosofia, della letteratura e mi piacerebbe visitare quanti più luoghi possibili al mondo».
La fine dell’esperienza australiana è arrivata più veloce che mai. «Doveva essere un’esperienza circoscritta. Un percorso destinato a concludersi. Tornassi indietro, rimarrei di più». Al rientro in Italia, si laurea prima in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (triennale), per poi laurearsi in magistrale – la scorsa primavera – in Relazioni Internazionali a Milano. Tuttavia, le sue grandi inclinazioni restano la letteratura e la filosofia.

Nonostante non abbia mai collaborato con giornali o riviste, Costanza è arrivata al giornalismo perché incuriosita da questo mondo: «Vedo nella figura del giornalista delle caratteristiche che mi attribuisco e, nel guardarmi intorno, ho voluto sperimentare questa strada». L’approccio alla scrittura giornalistica è venuto da sé, mediato forse anche dall’amore per la letteratura. «Mi piace che il giornalista possa conoscere tante cose nuove. È l’atto di informarsi che a me piace».
Non è appassionata di giornalismo da che ha memoria, ma sa bene che questa professione è la sua destinazione: «Sono una persona molto curiosa: mi piace apprendere, conoscere, portare il mio sguardo in realtà completamente diverse». In questo senso, la figura del giornalista va perfettamente incontro alle sue esigenze perché in costante evoluzione: «Il giornalismo del presente, del nostro immaginario collettivo è destinato a finire. Quello che rimane costante è sicuramente la figura del giornalista come colui che cerca di indagare la realtà».
Ed è proprio in questo biennio che Costanza ripone le sue aspettative: acquisizione di competenze solide e spendibili non solo nel campo giornalistico, ma anche nel racconto della realtà del futuro. Non ha ancora un’idea precisa di come sarà il suo futuro da giornalista professionista, ma su un punto non ha dubbi : «Penso di voler diventare una professionista capace di leggere la realtà e condividere la mia visione con il resto del mondo».