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Esclusiva

Gennaio 22 2020
Cos'è l'impeachment di Trump?

Il Senato americano sarà chiamato ad esprimersi sui capi d’accusa decisi alla Camera. È la terza volta che un Presidente viene accusato. Dopo Johnson e Clinton, ora tocca a Donald Trump difendersi dalle accuse. Ma come funziona l’impeachment?

É il processo politico attraverso il quale il Presidente degli Stati Uniti viene messo in stato di accusa e poi, eventualmente, rimosso dal suo incarico. La procedura parte dalla Camera dei Rappresentati americana (Camera bassa), dove vengono stabiliti e votati a maggioranza i capi d’accusa. Una volta approvati, passano al Senato (Camera alta) che si trasforma in una vera e propria aula di giustizia nella quale vengono discusse e votate le accuse. Per condannare il Presidente sono necessari i 2/3 del Senato.

Perché Trump è in stato di accusa?
É accusato di abuso di potere e ostruzione ai lavori del Congresso. Il primo è il principale motivo dal quale è partita la procedura d’impeachment. Avrebbe fatto pressione sul Presidente ucraino Volodymyr Zelensky per far ripartire l’inchiesta su Burisma, una società di gas in cui lavorava il figlio del candidato alla presidenza democratico Joe Biden. Trump avrebbe così usato il suo potere per favorire la propria rielezione, promettendo aiuti militari in cambio dell’inchiesta sul figlio di Biden. La seconda accusa riguarda la pressione che il Presidente avrebbe esercitato nei confronti di alcuni funzionari per spingerli a non testimoniare e a non fornire la documentazione richiesta dal Congresso americano.

A che punto è la procedura?
É già stata approvata dalla Camera confermando i due capi d’accusa. Ora tocca al Senato che dovrà confermare o respingere le accuse. Se prevalesse la prima ipotesi, Trump sarebbe costretto a dimettersi dalla carica di Presidente degli Stati Uniti per aver violato la Costituzione americana.

Trump verrà condannato?
Nonostante il Presidente sia stato messo in stato d’accusa dalla Camera, è ormai certo che non si possa andare fino in fondo al Senato, dove serve una maggioranza di 2/3 dei componenti. Il Senato infatti – a differenza della Camera – è saldamente in mano ai repubblicani che hanno già dichiarato che non saranno disposti a votare per la destituzione del proprio Presidente.

Un po’ di storia
Solo tre Presidenti nella storia americana hanno avuto a che fare con l’impeachment. Il primo fu il democratico Andrew Johnson, accusato di abuso di potere per essersi opposto alla politica che il Congresso, a seguito della guerra di secessione, stava attuando nei confronti degli stati del sud. Bill Clinton invece messo sotto accusa per aver mentito al Congresso circa la sua relazione con la stagista Monica Lewinsky. Anche lui, come Trump, fu anche accusato di ostruzione alla giustizia. L’ex presidente fu poi assolto dal Senato come accadde per Johnson. Non si può invece parlare propriamente di impeachment per Richard Nixon, il quale si dimise per il caso Watergate (il comitato elettorale di Nixon fu accusato di “spionaggio” nei confronti del Partito Democratico) prima che venisse messo in stato d’accusa dalla Camera.