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Esclusiva

Gennaio 22 2020
Trump, il giorno del Giudizio. L'intervista a Massimo Teodori

In vista del voto sull’impeachment di Trump abbiamo interpellato il professore e saggista Massimo Teodori per chiarirci le idee ed analizzare i possibili scenari futuri

Gli Stati Uniti presto sapranno se il loro presidente verrà rinviato a giudizio con l’accusa di abuso di potere e intralcio al congresso. La camera dei deputati ha già votato favorevolmente, ed ora spetta al senato pronunciarsi. In caso di approvazione Trump verrebbe rimosso dalla sua carica. Abbiamo sentito l’esperto di storia americana Massimo Teodori, professore e saggista, per avere un quadro della situazione e analizzare i possibili scenari futuri in vista delle elezioni presidenziali di novembre 2020.


Il presidente Trump potrebbe essere giudicato colpevole al Senato?

«La maggioranza in senato decide a 2/3, dunque servono 67 senatori su 100. Al senato i democratici sono però solo 47, è dunque impossibile raggiungano il numero necessario per la maggioranza».

Perché i democratici hanno deciso di procedere con l’impeachment?

«Si è dibattuto molto dentro il partito democratico. L’ala moderata, a cui appartiene anche la speaker della Camera Nancy Pelosi, era consapevole che avrebbe potuto danneggiare il partito, e hanno cercato di frenare l’iter dell’impeachment. L’ala più radicale invece è voluta andare fino in fondo, e hanno avuto la meglio».

Pensa che Donald Trump vincerà di nuovo le elezioni?

«È difficile fare delle previsioni. Per prima cosa bisogna capire chi sarà il candidato democratico. Oggi i sondaggi danno il moderato Joe Biden avanti a Trump, mentre Elizabeth Warren e Bernie Sanders, i candidati spostati più a sinistra, sono dati alla pari con l’attuale presidente, o poco dietro di lui. Inoltre molto dipenderà dalle affluenze di voto dei non bianchi. Una larga partecipazione dei latinos, ispanoamericani originari dei paesi dell’America Latina, influenzerebbe il voto in California, in Texas e nel New Mexico, dove è ampia la presenza di questo gruppo etnico. Il passaggio del Texas, paese tradizionalmente conservatore, ai democratici sarebbe senz’altro dannoso per la rielezione di Trump, visto il suo peso elettorale di rilievo».