Altro cambio di rotta in Serie A. Per il prossimo mese il torneo potrà proseguire solo a porte chiuse. Così ha riferito il premier Giuseppe Conte dopo aver visionato il decalogo presentato dal comitato tecnico-scientifico sul coronavirus.
Ora toccherà alla Lega decidere quale sarà il futuro del calcio in Italia anche se «L’assemblea di oggi è saltata poiché non è stato raggiunto il numero minimo di 14 società presenti». A dircelo è Alberto Rimedio, giornalista sportivo della Rai, che sul tema ha idee molto chiare.
«L’unica soluzione ragionevole e fattibile per tutte le parti in causa è giocare a porte chiuse perché il calendario non consente la possibilità di recuperare alcune partite. Già in questo momento non si sa quando verrà recuperata Inter – Sampdoria e questo è un problema reale» chiarisce il giornalista. «La decisione però deve arrivare entro stasera perché se si vuole giocare questo fine settimana a porte chiuse, qualcosa entro oggi va fatto sapere» continua Rimedio.
L’unica certezza al momento è il rinvio a data da destinarsi delle due semifinali di Coppa Italia, Juventus-Milan e Napoli-Inter. Proprio in casa Inter, il presidente Zhang è rimasto fermo sulle dure posizioni degli scorsi giorni.
Secondo Rimedio invece, «I presidenti delle società devono fare un passo indietro e rendersi conto che bisogna far passare gli interessi di bottega in secondo piano».
In questo momento l’opzione più realistica è giocare a porte chiuse. Questo però, «Significa avere presenti un minimo di 500 persone dentro l’impianto, tra staff tecnici, calciatori e operatori dell’informazione. È evidente che anche loro rischiano di essere contagiati quindi il governo deve prendere una decisione. Non deve lasciare campo libero al calcio perché è un mondo litigioso e lo ha dimostrato più volte» aggiunge Rimedio.
Oggi verrà presentato il Decreto del presidente del Consiglio che conterrà le nuove misure per contenere il virus. Tutti i provvedimenti si baseranno sulle indicazioni che il comitato scientifico ha fornito a Conte.
In Spagna il ministro della Salute Salvador Illa, ha confermato che gli eventi sportivi che vedranno come protagonisti tifosi che provengono dall’Italia si giocheranno a porte chiuse. Di conseguenza sono a rischio anche le trasferte dei tifosi italiani in vista delle sfide di Atalanta, Roma e Inter nelle competizioni europee.
Il presidente FIGC Gabriele Gravina in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha dichiarato: «le porte chiuse mortificano valori come la condivisione e la gioia dell’evento sportivo, ma il calcio non può più fermarsi. Dobbiamo andare avanti, rispettando le ordinanze».
Serve decidere in fretta, se la decisione è quella di giocare nel week end. La giornata di oggi potrebbe essere quella decisiva.