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Esclusiva

Aprile 1 2020.
 
Ultimo aggiornamento: Aprile 7 2020
Rilancio USA. Diagnosi più rapida e vaccino a inizio 2021

Importanti novità arrivano da due multinazionali con sede principale a Chicago: dalla corsa al vaccino a un dispositivo che impiega pochi minuti per fare diagnosi di malattia

Johnson & Johnson, società americana che realizza medicinali e dispositivi sanitari, ha annunciato un potenziale vaccino nei primi mesi del 2021. Abbott, azienda leader nei settori di ricerca e produzione per la salute pubblica, in settimana metterà a disposizione della comunità un nuovo kit diagnostico, in grado di confermare la positività per Coronavirus in cinque minuti.

Dallo scorso gennaio J&J ha iniziato a studiare un farmaco capace di indurre immunità nei confronti di Covid-19. Sulla base dei recenti progressi, la multinazionale ha deciso di collaborare con il Governo per investire un miliardo di dollari nello sviluppo. Le prime sperimentazioni sull’uomo sono previste per settembre. Se i trial clinici fossero incoraggianti, si potrebbe raggiungere il traguardo all’ inizio del prossimo anno. Nonostante le previsioni ottimistiche, la concorrenza è agguerrita. Moderna, impresa biotecnologica con sede a Boston, è in vantaggio, avendo già avviato i test sulle persone a marzo.
Tuttavia, il Presidente e Amministratore delegato di Johnson & Johnson Alex Gorsky non sembra preoccupato del ritardo, perché l’obiettivo è rendere il vaccino accessibile a tutti. Al Financial Times, il principale giornale economico-finanziario del Regno Unito, ha dichiarato: «Non siamo in gara contro Moderna o altre compagnie. Siamo in corsa contro il Coronavirus».

Rilancio USA. Diagnosi più rapida e vaccino a inizio 2021

La novità lanciata da Abbott punta sulla velocità diagnostica. I tamponi sono difficili da sviluppare, perché servono apparecchiature sofisticate e all’avanguardia. Nei laboratori specializzati, tra la raccolta dei campioni e le risposte definitive, passano tre o quattro ore. Il kit proposto dall’azienda, ribattezzato Id Now Covid-19, sarebbe in grado di fornire i risultati positivi in cinque minuti e quelli negativi in tredici.
Il test si appoggia su Id Now, la piattaforma portatile per studi molecolari più diffusa negli Stati Uniti. Da qualche anno si utilizza per il rilevamento qualitativo rapido del virus dell’influenza A e B. Pesa quasi 3 chilogrammi, ha la grandezza di una scatola per scarpe ed è trasportabile al point-of-care. Con questo termine si definisce un’analisi medica svolta in prossimità del sito di assistenza, con lo scopo di rendere l’intervento terapeutico più immediato e pratico.
L’apparecchio presenta specifiche componenti: il Sample Receiver accoglie il tampone orale, nasale o rinofaringeo del paziente, che viene sottoposto a un processo chimico-fisico detto eluizione. In seguito un Transfer Cartridge inserisce il campione in una sezione chiamata Test Base, contenente i reagenti necessari per l’amplificazione isotermica dell’RNA di SARS-CoV-2. Si tratta di una tecnica di biologia molecolare che permette lo studio e la moltiplicazione di una sequenza dell’acido nucleico, eseguita a temperatura costante.
Il bersaglio specifico nel genoma virale è la RNA-polimerasi-RNA-dipendente, enzima che consente al microrganismo la replicazione nella cellula ospite.

Dalla prossima settimana la società ha annunciato che costruirà oltre 50 mila congegni al giorno, rifornendo per il momento solo il mercato americano. Si tratterà di un “uso per emergenza”, autorizzato dalla Food and Drug Administration (FDA), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.
«La pandemia COVID-19 sarà combattuta su più fronti e un test molecolare portatile che offre risultati in pochi minuti si aggiunge alla vasta gamma di soluzioni diagnostiche necessarie per combattere questo virus» ha affermato Robert B. Ford, Presidente e Amministratore delegato di Abbott.
La celerità d’esecuzione e l’alta precisione del dispositivo permetteranno di individuare un maggior numero di contagi, favorendo decisioni appropriate sulla gestione e sul trattamento dell’infezione. Inoltre, grazie alla sua maneggevolezza ed efficacia, lo strumento sarà idoneo per lo screening in vari ambienti sanitari, dagli ambulatori alle cliniche private. Così i malati non dovranno recarsi negli ospedali, riducendo la trasmissione della patologia e destinando queste strutture ai casi più gravi.