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Esclusiva

Aprile 10 2020.
 
Ultimo aggiornamento: Aprile 5 2021
«Ma l’Easter Bunny verrà lo stesso?»

Il Covid-19 cambia le celebrazioni di Pasqua in tutto il mondo. Dalla caccia alle uova su Zoom alla messa drive-in in Corea, vecchie e nuove tradizioni a confronto

Niente Egg Roll nel giardino della Casa Bianca né «streghe di Pasqua» dei bambini svedesi. Festeggiata in tutto il mondo, la Pasqua è una delle ricorrenze più importanti della religione cristiana. Le celebrazioni di quest’anno saranno però inedite. Oltre un miliardo e mezzo di persone dovrà restare a casa per colpa del coronavirus: le vecchie tradizioni faticheranno a trovare spazio, mentre emergono nuove abitudini che potrebbero durare a lungo.

La secolare «corsa delle uova», che il presidente americano ospita nel giardino della Casa Bianca, quest’anno è annullata. Se nelle scorse settimane Trump aveva pensato di allentare le norme contro il virus per il 12 marzo, l’ipotesi è presto sfumata: «Com’è triste che la domenica di Pasqua la gente debba guardare la messa sul computer di casa – ha commentato il tycoon – ma non c’è alternativa, non possiamo rovinare tutto».

Con molti negozi chiusi durante l’epidemia, i genitori si rivolgeranno allo shopping online per riempire i cestini pasquali dei più piccoli. E in molte famiglie l’attenzione sarà sulle attività più che sui dolci. Negli Stati Uniti molte città hanno iniziato a ospitare «cacce agli orsi» e «cacce alle uova»: i bambini mettono un orsacchiotto su una finestra della loro casa e camminano per strada alla ricerca di altri peluche sistemati dai coetanei; un modo per avventurarsi all’aperto restando però separati dagli altri.

I grandi incontri con la famiglia e gli amici, così come le funzioni religiose, non si svolgono più in carne ed ossa. Persone di ogni età passano pian piano alle videochiamate, su Skype e soprattutto Zoom, per mantenere le proprie tradizioni. Eppure cambia la forma ma non il contenuto: quest’anno la caccia alle uova, il brunch pasquale, il seder e la ricerca dell’afikoman – due usanze della Pasqua ebraica – si terranno in modalità digitale.

In Francia ai bambini si racconta che le campane – che non suonano dal Venerdì Santo fino a Pasqua – sono mute perché «volate fino a Roma». La domenica mattina i più piccoli corrono davanti alla finestra per vederle di nuovo al loro posto. Intanto i genitori nascondono le uova di cioccolato per far scattare la caccia al tesoro. Una tradizione che sarà conservata anche in questo 2020: dopotutto uscire di casa non è necessario. Il governo francese ha però messo in guardia i cittadini dalla tradizionale grand départ verso le seconde case: 160 mila tra poliziotti e gendarmi garantiranno che la quarantena sia rispettata.

«Israele si trova ad un bivio e le giornate di Pasqua sono di grande importanza per il paese – ha spiegato il premier Benjamin Netanyahu – Tutti devono restare in casa e celebrare la Pasqua in forma intima». A Gerusalemme sarà una festa a porte chiuse. Le autorità hanno ordinato la chiusura della Basilica del Santo Sepolcro: per la prima volta le celebrazioni non vedranno la partecipazione di fedeli e gruppi di pellegrini. Come spiega padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, «la Basilica vuota riflette il sentimento di vuoto dell’umanità, ma la tomba vuota è un segno di vittoria sulla morte».

Un’atmosfera diversa si respira in Nuova Zelanda. La prima ministra Ardern ha rassicurato i bambini: al pari di poliziotti e infermieri, l’Easter Bunny è un lavoratore essenziale durante la pandemia. Con un post su Instagram Ardern ha raccontato che in molti le hanno chiesto se la fata dei denti e il coniglietto possano girare per strada: «Certo che sì – ha ripetuto – ma forse quest’anno non arriverà proprio in ogni casa. Dovrà occuparsi anche della sua famiglia di coniglietti». La prima ministra ha poi chiesto ai bambini di colorare il disegno di un uovo di pasqua e lasciarlo alla finestra perché sia visto da tutti.

Intanto nel mondo si trovano modi alternativi per consentire ai credenti di seguire le funzioni. In Germania i fedeli possono seguire le messe in live streaming, con vari sacerdoti che hanno riempito i banchi con fotografie dei loro parrocchiani. Mentre in Corea del Sud alcune chiese presbiteriane organizzano funzioni religiose in modalità drive-in: ogni famiglia parcheggia la propria auto vicino alle altre e segue la messa dall’interno dell’abitacolo.

Una nuova abitudine che spinge i fedeli a vestirsi eleganti come per le normali visite in chiesa: dopotutto si vedono altre persone e la vicinanza con gli altri fa la differenza rispetto alle preghiere online. Contribuisce a creare quel senso di comunità di cui adesso c’è più bisogno che mai.