“Con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini” inizia il secondo mandato del Presidente Sergio Mattarella.
“Era fin dall’inizio la soluzione” commenta il senatore Vincenzo Presutto (M5S) ai microfoni di Zeta.
Il Mattarella bis era sotto gli occhi di tutti. Già dal primo pomeriggio di ieri 29 gennaio 2022, il suo nome era quello che, più di altri, circolava all’interno del parlamento.
“Eravamo convinti che il premier Draghi dovesse rimanere a palazzo Chigi” dice la senatrice Paola Taverna (M5S). L’equilibrio istituzionale che ha caratterizzato l’Italia nel 2021 non verrà invertito, ma non senza perplessità. “Nella riunione del centro destra si era deciso per il no a Mattarella bis. Si sappia che noi non siamo d’accordo al secondo mandato” commenta Giorgia Meloni (FdI).
Non è la prima volta che in Italia il settennato viene prolungato: “Napolitano ha posto le premesse perché il presidente della Repubblica non debba essere visto e interpretato come un monomandato di sette anni” afferma Eugenio Giani (PD), presidente della regione Toscana.
“Nel 2015 abbiamo votato Mattarella con il sorriso e ora lo facciamo con uno ancora più grande”. Matteo Renzi fu l’artefice della prima elezione di Sergio Mattarella. Entrando in parlamento afferma “non è una vittoria mia, ma del paese”.
L’opinione condivisa che emerge dalla giornata di votazione è che si sta valutando un cambiamento della Costituzione che permetterebbe ai cittadini italiani di eleggere direttamente il presidente della Repubblica. “Dopo 75 anni in cui la Carta serviva a proteggerci dal fascismo, il paese è pronto a eleggere il proprio presidente” conclude il leader di Italia Viva. Non è della stessa opinione Laura Boldrini (PD) “eleggere direttamente il presidente della repubblica vuol dire cambiare la nostra Costituzione e gli italiani hanno detto più volte che quella Costituzione non si tocca”.
Rimane quindi aperto il dibattito sul semipresidenzialismo, ma la corsa al Quirinale si conclude con Mattarella Presidente della Repubblica con 759 voti.
È buio in piazza di Montecitorio, sui lati della grande porta due carabinieri in uniforme si preparano e le telecamere dei giornalisti sono in posizione.
Tutti attendono l’uscita della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il Presidente della Camera Roberto Fico, ma loro non rilasciano alcuna dichiarazione. Le macchine procedono per il palazzo del Quirinale dove li attende il rieletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la conferenza, la prima del secondo mandato.
La crisi sanitaria, quella economica e le tensioni sociali sono condizioni che “impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati” dichiara solenne Mattarella, “e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti”. Così il Presidente inaugura i suoi prossimi sette anni di lavoro.
Il vento sfiora le bandiere, i giornalisti ripongono l’attrezzatura e spengono le luci. La notte cala su Roma, nell’attesa di un domani che impone impegno da parte delle istituzioni perché, come dichiarato dall’onorevole Luigi di Maio, l’Italia ha le sue “sacrosante priorità”.
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