«Il personale che lavora con noi in sala e in cucina è, per un terzo ucraino. Fino a ieri erano nostri collaboratori, la nostra famiglia, da oggi, invece, dovremmo considerarli nemici» confessano, avviliti, i ristoratori russi Ivan e Sergey Berezutskiy. Gemelli di 37 anni e proprietari del ristorante stellato Twins Garden a Eleonora Cozzella, giornalista enogastronomica per Repubblica Sapori. Si era recata a Mosca perché la capitale russa avrebbe ospitato la premiazione dei World 50 best restaurants in luglio.
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«Son partita con una tempistica tremenda, come potevo saperlo quando tanti analisti han sbagliato?» racconta a Zeta Eleonora Cozzella, scuotendo i capelli rossi. E giusto il 22 febbraio, a 48 ore dall’ordine d’attacco del presidente Putin contro l’Ucraina, è volata per il viaggio enogastronomico, alla scoperta dei sapori tradizionali della nazione.
Il 23 febbraio, vigilia dell’invasione, accompagnata da Ivan e Sergey Berezutskiy, proprietari del ristorante stellato, visita il Danilovsky, il più bel mercato di Mosca. «Molto antico, rinnovato, posto magico, il futuro convive con il vecchio, senza fastidi» ricorda Cozzella, all’interno della struttura, con una architettura che ricorda il tendone di un circo. Si ritrovano i giovani moscoviti, con le loro nonne, golose dei formaggi dei pastori. «Botteghe di caffè e poke Hawaiano, banchi di frutta esotica, pescherie con assortimenti di ostriche francesi, storioni che nuotano lucenti in enormi vasche e poi i banchi con aglio marinato, cetrioli sott’aceto dei contadini, frutta secca, bottiglie di olio di girasole preparate in casa, non ce ne è mai una uguale all’altra». Gli occhi verdi di Eleonora brillano nell’elencare le delizie, questo è il suo mondo, ricerca enogastronomica, educazione al buon gusto, sapori indimenticabili.
Poco prima di cena, Eleonora Cozzella si ferma per l’aperitivo in un ristorante ucraino, dove assaggerà vareniki, piatto classico sulle mense a Kiev, piccoli ravioli triangolari, con vari ripieni, carne, pesce, patate e formaggi, mantecati con burro fuso e panna acida. «Pensavo che non ci sarebbe stata gente vista la crisi politica, invece era pienissimo e ho compreso dunque che nessuno sapeva della guerra» ricorda amareggiata Cozzella.
Anche quando arriva finalmente al Twins Garden, ristorante che ha preso da poco la seconda stella Michelin, tutto sembra normale. I gemelli Ivan e Sergey Berezutskiy cercano i loro ingredienti in ogni angolo della federazione russa, come testimonia l’insegna, TWIN per i due gemelli, GARDEN per l’orto personale dove coltivano gli ortaggi che finiscono sul menu. Ricette antiche, in chiave contemporanea, ricerca di alimenti con attenzione alla storia e geografia dei prodotti di ogni città russa, fino alla remota Vladivostok, in Siberia.
Il giorno dopo, 24 febbraio, la Russia Invade l’Ucraina. Eleonora Cozzella è ancora a Mosca, visita la Piazza Rossa, con il Cremlino e il Mausoleo di Lenin, e d’incanto, mentre passeggia «le strade si svuotano, occupate da cingolati e blindati mezzi militari. In mezz’ora sono in un’altra città, un’altra atmosfera», dalla pace alla guerra, come nel capolavoro di Tolstoj.
Verso sera, la giornalista torna al ristorante Twins Garden, «Stracolmo ancora di clienti russi che anche in quel caso non si erano resi conto di nulla. Fuori, in strada, arrivavano i primi manifestanti che urlavano lo slogan ”No alla guerra, No alla guerra”. Rimarrà la cena più strana della mia vita»
«Nessuno aveva una idea, si guardavano tra loro stupiti, informazione inesistente. La Piazza Rossa, che avevo attraversato qualche ora prima, fra bambini sulle giostre e passanti che lanciavano monetine nella fontana esprimendo un desiderio, come da noi a piazza di Trevi, venne chiusa, camionette della polizia ovunque nella città, ora gelida. I due fratelli del Twins Garden, che ancora festeggiavano per avere raggiunto il posto numero 1 della classifica Where to Eat Russia, catapultati nella costernazione. La fine di un sogno».
Il 25 febbraio Eleonora riesce, dopo una disperata ricerca, a trovare un volo «Non ho più idea di che cosa succeda al ristorante. Forse è aperto, per i russi, ma non ci sono più clienti internazionali. Addio anche alla lista dei migliori 50 ristoranti del mondo, la guida Michelin ha deciso di non consigliare più ristoranti russi come sanzione»
Da vera reporter Eleonora Cozzella, nella sua ultima notte a Mosca, fra un piatto e l’altro, non rinuncia a lasciare il ristorante, per capire cosa anima i coraggiosi manifestanti per la pace. Quella sera a cena, il menu Degustazione con i piatti tipici dagli sconfinati territori oltre Mosca, ormai tutti in armi, perché la Storia era diventata il più terribile degli Chef.