La notizia
«Vi state chiedendo se è una buona idea far fare a vostro figlio il vaccino contro il Covid? So che c’è un oceano di mis/dis/mal/informazioni là fuori, quindi ho compilato questo pratico elenco di motivi per cui dovresti far entrare tuo figlio nel sito di iniezione più vicino». È questo il lead in chiave ironica dell’articolo pubblicato lunedì 5 settembre 2022 sul sito www.databaseitalia.it/ dal titolo “Se non sei sicuro se vaccinare tuo figlio, leggi questo”. Segue una lista di 20 presunti motivi che fanno parte dell’elenco completo contenuto originariamente sul sito “Margaret Anna Alice Through the Looking Glass”: https://margaretannaalice.substack.com/p/50-reasons-to-give-your-child-the/.
“Database Italia” è tra le «fonti raccomandate di informazione alternativa» del portale www.qanon.it/ , che si presenta come «la più grande operazione di intelligence dei nostri tempi, il fenomeno mondiale più attaccato e censurato di sempre». “Q” per domanda (question), “Anon” per anonimo (anonymous): un movimento che, come si legge sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fa riferimento «a una teoria del complotto apparsa alla fine di ottobre 2017 sui social media secondo la quale un misterioso alto funzionario del Governo Usa che aveva accesso a informazioni classificate come “segreto della difesa” avrebbe fornito previsioni sotto forma di domande enigmatiche».
Tra i numerosi punti elencati (con relativi presunti studi scientifici annessi), abbiamo selezionato i due principali a cui fanno da cassa di risonanza gli altri:
11) Vorresti che tuo figlio potesse godere di una vita di malattie croniche a causa di un sistema immunitario progressivamente danneggiato.
Presunta fonte: (https://stevekirsch.substack.com/p/new-study-shows-vaccines-must-be/)
16) Pensi che sarebbe divertente se tuo figlio sviluppasse il cancro.
Presunta fonte: (https://etana.substack.com/p/turbo-cancer/)
Il debunking
A smentire l’affermazione del punto numero 11 è innanzitutto l’Istituto Superiore di Sanità che sottolinea chiaramente le capacità del sistema immunitario dei bambini «programmato per reagire a possibili pericoli già dalla nascita. Il vaccino anti Covid, così come gli altri, insegna al sistema immunitario a riconoscere l’agente infettivo prima dell’effettiva esposizione, contribuendo così a rafforzarlo. L’Ema, l’agenzia regolatoria europea sui medicinali, ha concluso che il rapporto tra benefici e rischi è positivo anche per la fascia d’età 5-11 anni. Nei soggetti giovani (adolescenti e giovani adulti) è stato riportato un rischio aumentato di miocardite e pericardite, che rimane però estremamente basso, intorno ai 50 casi per milione dopo due dosi. Nella maggior parte dei casi, inoltre, tali manifestazioni hanno avuto un decorso assolutamente benigno. In generale nei bambini più piccoli si osserva un minore rischio di sviluppare queste patologie, e non sono stati segnalati casi durante i test clinici».
Considerazioni che vengono avallate, in un articolo scientifico a cura di Angelica Giambelluca, dalle parole di Giulio Castelli Gattinara, pediatra e infettivologo, direttore del Centro Vaccinazioni dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma e presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip): «Non dobbiamo pensare che il sistema immunitario possa essere sovrastimolato dal vaccino perché i meccanismi di auto controllo dell’immunità funzionano molto bene. Solo in caso di infezione con un virus vivo e aggressivo possiamo avere iper-reattività – come nella sindrome iperinfiammatoria multisistemica MIS-C. Questo non avviene mai per un vaccino, ma solo come manifestazione di malattia. Inoltre, il vaccino dei bambini ha una dose di antigeni ridotta al 33% (un terzo) rispetto a quella dei ragazzi più grandi e degli adulti».
Il presidente della Sitip è intervenuto per chiarire alcune tematiche fondamentali tra cui il timore che la vaccinazione possa essere la causa di non meglio precisati effetti a lungo termine: «Non sono mai esistiti per nessun vaccino al mondo e non ci sono le ragioni biologiche perché possano esistere. L’RNA del vaccino è eliminato dopo poche ore dall’inoculo, dopo che ha fatto la sua funzione di stampo per i linfociti e gli anticorpi di difesa». Come rimarca Giambelluca: «Il vaccino, in pratica, funge da “stampo” per fare riconoscere quegli epitopi antigenici (le strutture della proteina spike del virus) al sistema immunitario e indurlo a montare una risposta protettiva specifica, contro tutto il virus».
Per quanto riguarda il punto 16, non ci sono valide ragioni scientifiche per affermare che il vaccino anti Covid sia cancerogeno. Stando a quanto contenuto nel sito ufficiale della “Lega contro il cancro”: «I tumori sono causati da mutazioni nel materiale genetico delle cellule, il DNA. I vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna non contengono DNA, ma il cosiddetto mRNA. Queste molecole sono instabili nel corpo e si degradano rapidamente. L’RNA del vaccino non entra nel nucleo della cellula, dove si trova il materiale genetico. Di conseguenza, non è concepibile alcun meccanismo per cui l’mRNA possa provocare il cancro. Il vaccino della Johnson & Johnson è un cosiddetto vaccino vettoriale. In questo caso, il piano di costruzione della proteina spike è incorporato in un adenovirus innocuo. Attraverso i vaccini vettoriali, piccole parti di DNA con informazioni del virus vengono introdotte nella cellula e nel nucleo della cellula. Tuttavia, per gli esperti ciò è innocuo, poiché gli esseri umani sono infettati regolarmente dagli adenovirus anche in modo naturale, senza effetti tardivi noti, come malattie tumorali».
Verdetto
La notizia di “Database Italia”, avvalendosi di fonti prive di validità scientifica, solletica la sfera emozionale del lettore con un lessico elementare che rimanda a un sentiment di terrore. Eludendo di fare i conti con la realtà, attribuisce false cause al processo di vaccinazione.
Fonti:
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