I leader mondiali tengono discorsi in occasione dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Il presidente Vladimir Putin parla da Mosca e accusa l’Occidente. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, da Kiev rinnova il supporto al Paese aggredito. Il presidente Volodymyr Zelensky sottolinea la resistenza dei cittadini ucraini dopo un anno di guerra.
Putin
«Questo discorso presidenziale arriva, come tutti noi sappiamo, in periodo difficile e spartiacque per il nostro Paese. Per il mondo intero è un tempo di cambiamento radicale e irreversibile, di eventi cruciali che determineranno il futuro del nostro Paese e del nostro popolo, è un tempo in cui ognuno di noi ha una responsabilità colossale». Vladimir Putin ha parlato di fronte all’Assemblea Federale a Mosca per un’ora e quarantacinque minuti, tenendo il suo più lungo discorso annuale sullo stato della nazione.
Nel 2022, il presidente della Russia ha saltato il discorso, ma nel 2023 l’ha tenuto nella settimana dell’anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina, argomento che Putin ha affrontato. «Un anno fa, per proteggere le persone nelle nostre terre storiche, per garantire la sicurezza del nostro Paese e per eliminare la minaccia proveniente dal regime neonazista che si era insediato in Ucraina dopo il colpo di stato del 2014, si è deciso di iniziare l’operazione militare speciale. Passo dopo passo, con attenzione e coerenza ci occuperemo dei compiti che abbiamo a portata di mano».
Il presidente russo ha incolpato l’Occidente della situazione, dipingendo la Federazione come il salvatore dei popoli oppressi: «Permettetemi di ribadire che sono stati loro a iniziare questa guerra, mentre noi abbiamo usato la forza e la stiamo usando per fermare la guerra».
Biden
«Mentre il mondo si prepara a celebrare l’anniversario della brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia, sono a Kiev per incontrare il presidente Zelensky e riaffermare il nostro impegno incrollabile e senza riserve per la democrazia, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina». Il presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, era atteso a Varsavia, in Polonia, per il primo anno dallo scoppio della guerra, ma ha effettuato una deviazione: una visita a sorpresa a Kiev per incontrare il presidente Zelensky.
Nella capitale Ucraina, il capo di stato americano ha tenuto un discorso per reiterare il supporto statunitense e delle nazioni alleate al Paese invaso, preannunciando una nuova consegna di equipaggiamenti indispensabili e nuove sanzioni. «Quando Putin ha lanciato la sua invasione quasi un anno fa, pensava che l’Ucraina fosse debole e che l’Occidente fosse diviso. Pensava di poterci battere. Ma si sbagliava enormemente».
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Zelensky
«Un anno di guerra su vasta scala, un anno della nostra invincibilità, che è stata una risposta all’illusione del Cremlino di “tre giorni per Kiev”… Un anno!» Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha parlato ai cittadini durante «il nono anniversario dei giorni più orribili di Maidan, l’anniversario dell’inizio dell’aggressione russa contro il nostro Paese, quando mancava pochissimo tempo all’occupazione della nostra Crimea. E ora, nove anni dopo, siamo più fiduciosi che mai che la giustizia sarà servita».
Il discorso è arrivato in concomitanza con la visita a sorpresa del presidente statunitense Joe Biden, che ha ribadito il supporto dell’Occidente all’Ucraina, e l’inizio della settimana dell’anniversario dello scoppio della guerra. «Lo stato aggressore, che si è costantemente mosso verso il diventare uno stato terrorista, sarà ritenuto responsabile dei suoi crimini. Sarà ritenuto responsabile grazie agli sforzi dell’Ucraina e di tutti i nostri alleati, dell’intero mondo libero e di tutti coloro che ora ci stanno aiutando a difendere la nostra indipendenza, la libertà, il diritto internazionale e l’ordine. Prevarremo in questo confronto storico».
Read in English: The fight for freedom against the «Western fault»