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Esclusiva

Marzo 13 2023
Il ritorno ai cantastorie

Il potere della voce umana conquista i lettori. Così gli audiolibri stanno cambiando il modo di leggere e ascoltare le storie

Un uomo anziano dalla lunga barba, lo sguardo vuoto, siede in un angolo. Narra una storia mentre le persone che gli sono intorno lo ascoltano rapite, alcuni addirittura piangono. Siamo nel VII secolo avanti Cristo e quell’uomo è Omero.

Nell’andirivieni confuso di una giornata frenetica persone tra loro sconosciute si incontrano, a volte senza incrociarsi nemmeno con lo sguardo. Hanno in dosso delle cuffiette e sembrano molto coinvolti da ciò che stanno ascoltando. È il 2023 e la voce che esce dagli auricolari è quella di un libro che prende vita grazie alla voce o del suo autore o di un attore.

Tra i due episodi sono passati quasi 3mila anni eppure le emozioni che una storia raccontata con voce viva è capace di generare sono le stesse, nonostante in mezzo ci sia stata una delle più grandi scoperte dell’umanità: la scrittura. Prima su papiro e poco dopo su pergamena ma ancora fruibile da pochi, poi, grazie all’invenzione della stampa a caratteri mobili, su libri sfogliati da un numero progressivamente crescente di persone, le storie scritte hanno cambiato l’esperienza del racconto. Da esperienza collettiva sono diventate un fatto intimo e individuale.

Ora l’esperienza con il racconto sta di nuovo cambiando. L’isolamento dovuto ai lunghi periodi di lockdown che ci sono stati durante la pandemia ha favorito la ricerca di situazioni che pur nella distanza tra corpi potessero restituire l’intimità emotiva persa.

Nel corso 2020, in Italia il giro d’affari degli audiolibri è aumentato del 94%, raggiungendo i 17,5 milioni di euro per gli abbonamenti alle piattaforme e circa 800.000 euro per gli audiolibri fisici. Inoltre, il dato delle ore ascoltate è aumentato dell’80%. Attualmente, il 12% degli italiani utilizza gli audiolibri, che stanno rapidamente uscendo dalla nicchia per diventare un fenomeno di massa. Sebbene la pandemia abbia accelerato questo trend, gli audiolibri sono già un prodotto molto diffuso in paesi come gli Stati Uniti e nel mondo il giro d’affari è stimato a tre miliardi di euro. In Italia, gli audiolibri rappresentano il 7,4% del mercato della varia (romanzi e saggistica), e il 40% degli oltre 4 milioni di italiani che li ascoltano sceglie audiolibri in lingua straniera. Lo smartphone è il principale supporto attraverso cui gli italiani ascoltano gli audiolibri, seguito dagli smartspeaker utilizzati dal 31% delle persone. L’audiolibro è diventato un’attività interstiziale, che accompagna l’ascoltatore nei tempi morti casalinghi, uscendo dal tradizionale territorio del commuting. Anche se la pandemia ha sicuramente influenzato questo trend, le ragioni del successo degli audiolibri vanno oltre l’emergenza sanitaria.

L’ascolto di audiolibri sta diventando sempre più popolare, soprattutto grazie all’effetto di intimità emotiva umana che si verifica quando le persone ascoltano una voce umana che narra una storia. Uno studio pubblicato nel 2021 sulla rivista “New Media and society” ha dimostrato che questa intimità emotiva umana è molto più forte quando si utilizzano attori professionisti umani invece di voci sintetiche.

Secondo uno studio, le voci umane attivano una risposta emotiva solida e positiva nel cervello e nelle emozioni dell’ascoltatore, perché rappresentano il nostro principale mezzo di comunicazione e trasmettono la presenza di un corpo umano. Le voci umane, inoltre, possono essere molto espressive, con respiri, vocalizzazioni e riempitivi che rendono la narrazione ancora più coinvolgente. Le voci artificiali possono essere utili per compiti funzionali, come fornire informazioni brevi, ma quando si tratta di narrare storie, gli attori professionisti umani sono in grado di creare un impatto emotivo molto più forte.

L’uso di voci umane nella narrazione di audiolibri può migliorare l’attenzione e la memoria degli ascoltatori, e può rendere la loro esperienza di ascolto molto più piacevole. Sebbene le voci sintetiche possano essere utili per compiti funzionali, come le previsioni del tempo, le storie e i libri richiedono una maggiore espressività per coinvolgere gli ascoltatori e creare immagini mentali.

L’industria dell’audiolibro è in costante crescita e molte piattaforme offrono ora un vasto catalogo di audiolibri per tutti i gusti, ma è soprattutto la GenZ che si sta rendendo protagonista di questo nuovo modo di esperire il racconto. Se, infatti, come scrive Alice Avallone, «i millenial hanno fatto della messaggistica istantanea testuale il loro modo di comunicare prediletto» è la GenZ che ha abbracciato l’oralità in ogni sua forma, dalle note vocali ai podcast fino, appunto, agli audiolibri.

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