“Cambiare”. L’urlo disumano di una generazione spinta agli eccessi, il continuo prevalere dell’apparenza sulla sostanza, la società opprimente nei confronti dell’arte e degli artisti, il mondo dei social che sperimenta con una sessualità sempre più presente e predominante.
Questi sono i temi di 400 euro due ore di nudo in scena fino al 19 marzo 2023 all’OFF OFF Theatre di Roma, che arriva come uno schiaffo allo spettatore: un protagonista che “esplode la propria vita in faccia” al pubblico.
La trama di “400 euro due ore di nudo”
Tratto dal romanzo Apocalisse di un Cybernauta, lo scrittore e regista Tommaso Agnese porta sul palcoscenico la storia di Riccardo Rea, interpretato da un magistrale Edoardo Purgatori. Riccardo è un giovane artista milanese che si ritrova inerme davanti ad una vita che gli sfugge tra le dita: perde la galleria di famiglia, la madre si rifugia dalle amiche per non affrontare la delusione, si lascia con la fidanzata, vive con il fantasma del padre che non c’è mai stato.
“Nel giro di due anni ho distrutto tutto ciò che mia madre ha fatto in una vita intera. (…) Un misto di rabbia e vomito mi sale”
Riccardo sfoga la chiusura verso il mondo esterno nelle chat erotiche e nei siti pornografici sul web. «Sono iscritto a 130 siti di chat erotiche» dice il protagonista, citando una miriade di termini e tipologie erotiche che oggi sono sempre più presenti nella nostra quotidianità: camgirl, avatar virtuali, tinder, onlyfans, Met art e poi ancora strumenti di piacere come dildi dorati, biglie cinesi, strap – on, fist fucking.
Che l’antica signora del teatro porti sulla propria bocca un linguaggio così crudo e provocatorio sembra rivoluzionario per i testi a cui si è abituati. La rivoluzione di 400 euro due ore di nudo, però, non è solo testuale, ma anche fisica, interpretativa, recitativa.
Edoardo Purgatori si fa una sega sul palcoscenico. Non esiste modo diverso per dirlo e non è possibile non percepire una stretta allo stomaco quando si realizza “lo sta facendo davvero?”. Scene tangibili, reali, quasi cinematografiche più che appartenenti alla finzione scenica. Lo spettacolo è una reale cartolina dei giorni d’oggi. Baci diversi, fisicità diverse, energie sessuali prorompenti.
Lo stile di “400 euro due ore di nudo”
Luci marmoree illuminano i corpi di Edoardo Purgatori e Manuela Zero dal basso. Come due bronzi i loro corpi si stagliano sul palcoscenico. La Zero è sensuale, delicata, suadente e armonica. Si cimenta in vari personaggi e interpretazioni, dalla timida e ferita Gemma che fa sesso sul palcoscenico tra cerchi di fumo profumato e l’irriverente Bambi, che porterà il protagonista ad esibirsi con lei in due ore di nudo per 400 euro.
«Ma sì» è la risposta del protagonista, troppo incastrato nella vita per reagire.
La scenografia è spartana con tre pannelli centrali che rotano su loro stessi trasportando lo spettatore a Milano, Roma, in casa, fuori. È la parola la vera scenografa dello spettacolo. Attraverso una frase i protagonisti creano finzioni in cui l’osservatore si perde, senza sembrare mai finti.
Sono indubbie le capacità recitative del protagonista: Edoardo Purgatori porta un monologo complesso, rapido, tagliente, con tanti cambi d’emozione in pochi istanti. Didascalico, Edoardo, a tratti cantilenante, fa sorridere, fa ridere, un po’ meno commuovere, nonostante la normale empatia che riesce a creare con il pubblico dell’OFF OFF Theatre.
400 euro due ore di nudo è il racconto irriverente di una società cangiante ricca di sessualità ed erotismo virtuale che incidono sempre più nella cultura e nella società contemporanea.
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