«Il nostro obiettivo è quello di rivolgersi a quella fascia di persone che vogliono informarsi, ma hanno poco tempo per mettersi a leggere lunghi articoli di giornale. Da questa esigenza nasce Sallo!». Queste le parole del giornalista Massimo Razzi, vicedirettore del nuovo progetto giornalistico Sallo!, l’app che fa informazione utilizzando algoritmi e intelligenza artificiale.
Appena si scarica l’app, vengono chieste al fruitore le proprie aree di interesse: cultura, sport, animali, viaggi, vino, musica, fashion, green e tanto altro. Come TikTok, pensano alcuni, e a ben ragione. La struttura dell’app è molto simile alla piattaforma cinese, basandosi su algoritmi analoghi che propongono, a chi utilizza l’app, video che risultano più interessanti per lui.
Come nasce l’idea di Sallo!
«Il progetto nasce da un’idea di Alessandro Vento, nostro amministratore delegato. Il direttore è Giuseppe Smorto e insieme a lui coordiniamo un gruppo di 13 giovani giornalisti assunti a tempo indeterminato». Un team giovanissimo e specializzato: 10 donne e 3 uomini che producono in media 120 video al giorno!
«È una scommessa in cui stiamo investendo. Puntiamo tutto sul video con clip che superano raramente il minuto. Non vogliamo essere quelli che danno un’informazione univoca, né avere un volto unico che ci rappresenti. Vogliamo puntare sulla varietà dei contenuti e sappiamo che è complicato perché in questo modo si ha una platea molto più ampia».
I contenuti di Sallo!
Approfondimenti e interviste, esperti e video realizzati con coperture e piccole didascalie. La home di Sallo! Si presenta davvero come tanti piccoli Reel o TikTok che forniscono delle pillole sulle più varie tematiche. Sallo! È un’applicazione che cerca di contrastare l’accentramento dell’informazione sulle piattaforme social, riportando alla fruizione diretta su una piattaforma specializzata e giornalistica. «Questo perché pensiamo che non sia giusto che la gente resti per forza imprigionata sui social. Non abbiamo nulla contro queste piattaforme, ma se si può dare l’informazione non restando chiusi dentro TikTok e Instagram, perché non farlo?»
Da uno studio preliminare compiuto da Sallo! solo il 10% della popolazione si informa in maniera approfondita e utilizzando tutti i media che sono a disposizione. Un 40% è refrattario all’informazione. La restante parte è il target che Sallo! cerca di conquistare. «Non parliamo solo ai giovani, ma anche alle generazioni più grandi. Certo, i giovani sono più abituati ad una fruizione di contenuti simili, con video di pochi secondi, ma ci rivolgiamo a tutti».
Rivoluzionario, infine, è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la creazione dei video: «è ancora in fase sperimentale, ma oltre all’algoritmo che propone al lettore un mix di notizie basandosi sui suoi gusti, l’altra parte di intelligenza artificiale lavora sul backoffice e ci porterà a fare i video a partire da un testo per poi chiedere all’IA di crearlo autonomamente. C’è ancora tanto lavoro da fare perché questi sistemi hanno bisogno di essere alimentati da un gran numero di informazioni, ma siamo fiduciosi».
Sallo! è la prima app giornalistica che si pone in controtendenza con gli attuali trend di informazione, cercando di risolvere, con un occhio al futuro, i problemi che si trascinano dal passato.
Leggi anche: «Il futuro dei media passa attraverso l’oggettività»