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Esclusiva

Maggio 8 2023
Dalla carta allo schermo alla carta

Le storie dei supereroi sono partite dai fumetti e arrivate al cinema e i film hanno ispirato libri con protagonisti i supereroi

I supereroi sono partiti dalla carta dei fumetti e sono arrivati sullo schermo, grande o piccolo, ma non per questo hanno abbandonato la loro origine. Marvel e DC continuano a pubblicare le avventure dei loro personaggi, non solo come fumetti, anche come libri che espandono l’universo cinematografico o fumettistico in un nuovo formato, come Wonder Woman. Warbringer di Leigh Bardugo (Fabbri Editori, 2017), scritto come prequel al film del 2017, o Loki. Il giovane dio dell’inganno di Mackenzi Lee (Oscar Mondadori, 2020), prequel di Thor del 2011.

I supereroi, però, non vengono solo da quei due noti editori. Molti autori, ispirati dai film che sono abbondati dopo Iron Man del 2008, hanno inserito personaggi dotati di superpoteri nelle loro storie. Tuttavia, è interessante notare che spesso il focus dei romanzi non è tanto davvero sulle origini del supereroe e la sua storia, ma sui personaggi che sul grande schermo potrebbero essere secondari. Nella serie Maschere di Paolo Ferrara (Sága edizioni, 2022), i supereroi esistono e il protagonista è un giornalista che si occupa di scrivere delle loro gesta, arrivando quindi a interagire con loro, ma non è uno di loro.

Io non sono una maschera, sono un giornalista. Ma le maschere le conosco bene: sono loro il mio campo d’azione.
(Maschere, Paolo Ferrara)

In The Extraordinaries di TJ Klune, in uscita nella seconda metà dell’anno per Mondadori, il protagonista è Nick, non un supereroe, bensì uno scrittore di fanfiction sui suoi supereroi preferiti, che in quel mondo sono reali e interagiranno con lui nel corso della storia. Non è l’unico libro con questa narrazione, così come presenta anche un altro sviluppo di trama molto comune in questo genere: la relazione romantica con il supereroe.

Ci mancavi solo tu. When Gracie Met The Grump di Mariana Zapata, uscito la settimana scorsa per Newton Compton Editori, e l’inglese How to Date a Superhero (And Not Die Trying) di Cristina Fernandez (2022) sono due storie in cui la protagonista prova sentimenti per il supereroe, ma esiste anche la versione opposta, quella in cui la protagonista si innamora del supercattivo, come negli inglesi The Supervillain and Me di Danielle Banas (2018) e We Could be Villains di Megan McCullough (2022), primo volume della serie The Vigil & Ante Files, un libro in cui i film sui supereroi vengono realizzati per coprire il fatto che i supereroi esistono davvero e nascondere le loro battaglie con la spiegazione che si tratta di campagne promozionali per i film ed effetti speciali. In Renegades di Marissa Meyer, primo volume dell’omonima trilogia, in uscita in autunno per Mondadori, c’è la relazione romantica, ma nasce tra due personaggi dotati di superpoteri, una dei cattivi, infiltratasi tra gli eroi, e uno del gruppo dei buoni.

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Il giornale definiva Eli un eroe. Una parola che faceva ridere Victor. Non solo perché era assurda, ma perché poneva un interrogativo. Se Eli era davvero un eroe e Victor intendeva fermarlo, questo faceva di lui un malvagio?
(Evil, V.E. Schwab)

Evil di V.E. Schwab (Newton Compton Editori, 2019), primo volume della trilogia Villains, invece, rende protagonista il supercattivo, anche se, proseguendo, il lettore si renderà conto che neanche l’eroe è tanto buono e si troverà davanti due esseri dotati di poteri, entrambi pronti a uccidere per raggiugnere il proprio scopo. La quarta di copertina inglese descrive Vicious, il titolo originale dell’opera, come «un crudo mondo in stile fumetto con una prosa vivida: un mondo in cui l’acquisizione di superpoteri non porta automaticamente all’eroismo».

Ispirato dai film sui supereroi, ma senza veri supereroi che compaiono nelle pagine è, invece, il romanzo rosa inglese per giovani lettori A Show for Two di Tashie Bhuiyan (2022). L’autrice ha raccontato di averlo scritto ispirandosi alla sua esperienza di aver incontrato nel liceo che frequentava Tom Holland, l’attore britannico era andato in incognito nella scuola americana per prepararsi al suo ruolo in Spider-Man: Homecoming.

Immagine generata con l’intelligenza artificiale DALL·E.