Esclusiva

Dicembre 5 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Dicembre 7 2023
Chiara Grossi

«In realtà non ho ancora le idee chiare sul mio ruolo nel mondo dell’informazione. So, però, di voler utilizzare la mia intelligenza emotiva per fare del giornalismo che sappia comunicare con efficacia le emozioni e i sentimenti delle persone». Così risponde Chiara, 23 anni, originaria di Cassino a chi le chiede come si immagina al termine del master dell’Università Luiss che con un pizzico di incredulità ha appena iniziato a frequentare.

Per lei, infatti, il giornalismo non è stata una di quelle passioni coltivate durante l’adolescenza, ma piuttosto un’esigenza interiore che si è fatta strada durante gli anni universitari. Fondamentale in questo senso è stato lo stage curriculare svolto presso l’emittente televisiva locale TeleUniverso. Avere l’opportunità di scrivere i suoi primi servizi e di lavorare gomito a gomito con dei giornalisti professionisti è stato come una boccata di aria fresca. Grazie a questa esperienza, infatti, è riuscita a rispondere per la prima volta alla domanda che l’aveva assillata per anni: «Ma cosa vuoi fare da grande?». 

«Non ho mai avuto un’unica passione, non ho mai primeggiato in un’unica disciplina e ciò non ha mai agevolato una risposta definitiva» spiega Chiara quando parla della sua adolescenza. In quel periodo della sua vita il tennis, praticato per ben dieci anni, la psicologia, le materie letterarie e artistiche costituivano i suoi interessi principali. Ma nessuno di questi aveva la forza messianica che solo una grande passione riesce a trasmettere.

Chiara Grossi

Tuttavia, Chiara non si è scoraggiata e ha continuato a cercare una risposta a quella fatidica domanda, frequentando il corso in lettere moderne presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e svolgendo il servizio civile come cicerone presso il Museo Historiale della sua città natale. Solo l’attività giornalistica, però, è riuscita davvero a valorizzare la pluralità dei suoi interessi, trasformando ciò che lei aveva sempre considerato un difetto in un pregio. 

Se incontrandola per i corridoi della Luiss le si chiede quale tipo di giornalismo le piacerebbe coltivare lei non esita a rispondere: «cronaca nera». «Uno dei miei programmi televisivi preferiti è Storie Maledette» spiega. «Mi piace molto il modo in cui Franca Leosini racconta i fatti, dando spazio non solo alla vittima ma anche al carnefice. Trovo che le sue interviste dal carcere siano memorabili proprio perché indagano sui pensieri e i sentimenti dei criminali rispetto a quanto hanno commesso». Condurre un programma come quello sarebbe per Chiara la realizzazione di un sogno che unirebbe il passato al presente, proiettandola verso un futuro stimolante e pieno di opportunità. 

Nel tempo libero ascolta le canzoni di Ed Sheeran e divora film e serie tv. Ama molto i cani anche se non ne ha mai avuto uno. Se il giornalismo non le riservasse una carriera ricca di soddisfazioni, sarebbe pronta a trasferirsi in una grande fattoria per godere della tranquillità della campagna e dell’affetto dei suoi animali.