Esclusiva

Dicembre 5 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Dicembre 7 2023
Massimo De Laurentiis

Scrittura, recitazione e musica: questi sono i principali ingredienti nella vita dell’attore ed aspirante giornalista di formazione classica Massimo. Milanese appassionato di storia e geopolitica, il classe 2001’ è una persona creativa, che vanta disparate esperienze nel campo radiofonico, teatrale e cinematografico. Tra queste spiccano la partecipazione al film “Gli sdraiati” (2017), per la regia di Francesca Archibugi, e la scrittura e conduzione del programma radiofonico culturale “Non facciamone un dramma”, per Radio Statale. Proprio grazie al suo background artistico, Massimo riconosce di aver acquisito strumenti chiave per imboccare la strada del giornalismo, da lui inteso come attenzione alla cura della parola.

Maniacale nella scelta dei termini da utilizzare, Massimo odia ripetizioni e cacofonie, e non sottovaluta il suono delle parole e la loro armonia, tanto nella narrativa, quanto nei pezzi giornalistici. Abilità nella gestione del tempo e propensione al lavoro di squadra, e a un’analisi critica di qualità sono i principali punti di forza del suo bagaglio.

Massimo De Laurentiis

La musica rock e il blues sono pane quotidiano per Massimo, fan affezionato di BB King, di Eric Clapton e Stevie Ray Vaughan. Un brano che non lo lascia indifferente è la cover “Little Wing” di Jimi Hendrix, suonata da Stevie Ray Vaughan. Massimo ammette infatti di essersi emozionato quando l’ha ascoltata per la prima volta. Tanto da entrare in ritardo a scuola per ascoltarla fino alla fine! Data la sua passione per la musica e la comunicazione, non stupisce che un futuro nel mondo della radio sia un’idea più che concreta.

“Dell’ Intelligenza artificiale viene spesso detto molto a sproposito” sostiene Massimo, convinto delle prospettive positive sul suo utilizzo nell’attività di fact-checking e nella ricerca giornalistica, a prescindere dalla polarizzazione del dibattito scatenata dall’AI.

Parlando dei suoi autori preferiti, da buon amante della letteratura, italiana ed internazionale, Massimo cita Ernest Hemingway e Dino Buzzati. Seguace incallito dello scrittore americano, annovera nell’élite dei romanzi “Fiesta”, opera in cui il protagonista è il giovane alter ego del “Papa”. Oltre all’autore anglosassone, Massimo adora perdersi tra le pagine di Jean Paul Sartre, apprezzato durante il suo percorso universitario tra un filosofo e l’altro. Convinto di esser stato educato alla complessità grazie alla disciplina filosofica, Massimo consiglia agli analfabeti del settore la lettura dell’opera “L’esistenzialismo è un umanismo” (1946). La complessità di Sartre non spaventa minimante Massimo, che non ha dubbi nell’incensarlo come suo filosofo preferito. Ciò che accomuna Hemingway e il filoso francese è un passato nel giornalismo; un fattore che, secondo Massimo, ha lasciato una traccia indelebile sulla sua scelta di avventurarsi nel Master della Luiss.