Esclusiva

Dicembre 6 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Dicembre 7 2023
Elisa Vannozzi

«Per il Master in giornalismo della Luiss ho lasciato il lavoro per cui ero stata appena assunta. È stata una scelta un po’ azzardata, ma sono felice di averla fatta». A metà novembre la vita di Elisa è cambiata radicalmente. Romana, classe 1997, fresca di laurea magistrale in giurisprudenza, conseguita a marzo con una tesi in diritto romano, Elisa aveva iniziato a maggio la pratica forense per l’Avvocatura dello Stato, per poi avviare a settembre una collaborazione a tempo indeterminato con una società di consulenza fiscale alle imprese. «Guadagnavo bene, ma il lavoro assorbiva tutto il mio tempo. Dalle 9 alle 20 ero immersa in pratiche e verifiche documentali nel settore dei crediti bancari» ci dice Elisa, che nel suo cuore ha sempre riservato un posto speciale per l’altra sua grande passione, il giornalismo. «Il test di ammissione di quest’anno era imminente, ormai pensavo di rimandare il tentativo al 2025, invece eccomi qua, più motivata che mai». 

I quotidiani la accompagnano fin dall’infanzia. Il nonno ha curato per anni la rassegna stampa per Palazzo Chigi, il padre legge quotidianamente su carta e sul web. Nessun giornalista in famiglia, ma in casa i giornali sono sempre circolati in grande quantità. 

Elisa Vannozzi

L’approccio alla scrittura avviene sui banchi del liceo scientifico Maria Ausiliatrice di Roma, dove Elisa firma i primi articoli su cronaca locale e attualità. Sono anni importanti, questi, perché densi di esperienze formative: lo studio, la passione per la ginnastica artistica, ma anche l’impegno nel volontariato: «Donare un sorriso ai rifugiati, portare un pasto caldo a un senzatetto o giocare con i bambini malati sono gesti che riempiono il cuore. C’è tanta sofferenza attorno a noi, è essenziale aprire gli occhi su queste realtà e tendere una mano a chi ha bisogno». 

Il grande interesse per le materie scientifiche non impedisce a Elisa di coltivare anche la passione per la letteratura e la scrittura, che – precisa – «è sempre stata la soluzione ai miei problemi. Sono molto analitica, mettere per iscritto i pensieri dopo litigi o incomprensioni mi aiuta molto». Conseguito il diploma, ecco il bivio sulla scelta del percorso universitario. Medicina è la strada tracciata, ma Elisa sceglie di iscriversi a giurisprudenza. Gli studi in legge la avvicinano al giornalismo giudiziario e stimolano in lei un grande senso di responsabilità. «Il giornalista ha un compito delicatissimo nella fase delle indagini. Oggi assistiamo spesso a processi mediatici sui quotidiani e in tv, gli indagati vengono etichettati già come colpevoli, quando in realtà è il giudice a doverlo stabilire. È un principio sancito dalla nostra Costituzione, non dovremmo mai dimenticarlo». 

La formazione giuridica è un bagaglio di conoscenze prezioso per i giornalisti. «Chi scrive ha un grande potere in mano, ma deve saperlo utilizzare» continua Elisa. «In questa scuola mi piacerebbe imparare a indagare gli eventi in profondità, non rincorrere lo scoop fine a se stesso. Perché sono convinta che comunicare un contenuto basato su fonti verificate sia il miglior modo di informare le persone». 

Elisa ama viaggiare, la vacanza a New York con la famiglia occupa un posto speciale nel suo cuore, ma il rapporto con Roma è davvero intenso: «Adoro fare lunghe camminate, soprattutto nel verde dei parchi vicino casa. È un’esperienza rilassante, fondamentale per ricaricare le pile a fine giornata». L’amore per la natura nasce sulle montagne dell’Alto Adige, nel piccolo paradiso della Val Sarentina dove ormai si sente a casa: «Quanti ricordi con la mia famiglia! La montagna è una conquista continua e una bella metafora della vita: percorriamo ogni giorno sentieri irti e pieni di ostacoli, ma quando arriviamo in cima è una soddisfazione immensa». 

Fra le varie passioni di Elisa, ci colpisce quella sui pappagalli: «Ne ho avuti due a casa per 15 anni, ma mi piacciono tutti gli animali e mi piacerebbe scriverci qualche pezzo. Musica? «Seguo molto Tiziano Ferro e Gazzelle, ascolto con affetto le canzoni degli Oasis. A casa abbiamo tanti vinili di Lucio Battisti, ma li ho consumati tutti!».