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Esclusiva

Dicembre 18 2023
La Zanzara punge Musk

Durante la presentazione del libro di Sallusti, tifo da stadio per Cruciani e Parenzo

Grandi ospiti ad Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia, sul palco Edi Rama, premier albanese, Elon Musk, magnate di Tesla, e Rishi Sunak, primo ministro britannico. Con loro anche leader dell’opposizione, da Matteo Renzi a Carlo Calenda. Affluenza record con la questura costretta a bloccare gli accessi a Castel Sant’Angelo. I veri eroi della manifestazione, però, sono Giuseppe Cruciani e David Parenzo, conduttori de La Zanzara a Radio 24.

Il clima da stadio si tocca alla presentazione del libro “La versione di Giorgia”, firmato dal direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, con Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, Giovanni Donzelli, deputato Fdi, e i due speaker radiofonici. Mauro Rotelli, presidente commissione Ambiente della Camera, presentatore di Atreju incita: “Ora tenetevi forte!” e via con il dibattito.

Ai nomi dagli altoparlanti Castel Sant’Angelo è ufficialmente lo Stadio Olimpico, cori per David Parenzo, l’unico progressista presente, “Balla la fresca, Parenzo balla la fresca” (citazione tipica dalla trasmissione), canta la platea. Spunta lo striscione Combatti Tigre, metà in rosso, metà in nero. La firma è dei ragazzi di Gioventù Nazionale, volontari in felpa blu che si occupano del servizio d’ordine e dell’organizzazione. Affetto anche per Cruciani, nascosto da un paio di occhiali quadrati neri, mani e polsi brillanti di anelli e bracciali.

Sallusti attacca subito una casa di distribuzione colpevole, stando alle sue parole, di aver contestato il libro: «Che la Feltrinelli boicotti il libro sulla premier è gravissimo. Questi vorrebbero darci lezioni di libertà?», e lo stesso sarebbe accaduto con Io Sono Giorgia, firmato da Meloni prima di diventare premier. Prosegue l’on. Donzelli raccontando quella che è la sua versione di Giorgia e rispondendo al segretario del Partito Democratico Elly Schlein, la quale ha accusato Fdi di essere incapace di tirare fuori idee durante la loro manifestazione. «È sorda o completamente distratta? Abbiamo rispettato la sua scelta di non venire, comprendiamo chi non ha idee e paura del confronto ma si compri un apparecchio acustico», ha ribattuto il capo organizzazione di Fratelli d’Italia.

Poi tocca a Parenzo, «È dai tempi della prima Leopolda che non vedevo un clima simile» dice, poi attacca sulla presenza di Musk, padre di figli avuti tramite la pratica dell’utero in affitto. «Come mai – si chiede – non avete arrestato Musk, dato che per voi l’utero in affitto è reato universale?».

Tanti i temi toccati: dall’immigrazione, all’Ucraina passando per inflazione ed Europa. Incluse quelle che sono le radici di Atreju, quest’ultime spiegate dal vicepresidente Rampelli. Dai campi Hobbit di fine anni ’70 organizzati dall’allora Fronte della Gioventù, movimento giovanile del Movimento Sociale Italiano, a questa venticinquesima edizione. Manifestazioni con dimensioni diverse e obiettivi diversi ma con l’obiettivo di cambiare l’idea comune che c’era della destra: torcicollista, ossia con gli occhi proiettati verso il passato più che al futuro, e con la puzza di polvere.

Dopo questi quattro giorni in cui sono stati realizzati 44 dibatti e si sono alternati 244 personalità sul palco e 30mila persone stando ai dati riferiti dagli organizzatori, che hanno transitato per il villaggio costruito per l’occasione, Fratelli d’Italia sembra esserci riuscita. Dopo aver vinto le ultime elezioni politiche, sembra pronta a prendersi lo spazio culturale, in competizione con la sinistra, che giusto in concorrenza con Atreju ha organizzato la sua convention, ospiti principali della segretaria Pd Elly Schlein, sono stati gli ex premier Romano Prodi, Paolo Gentiloni, Enrico Letta.