Esclusiva

Gennaio 9 2024
Saldi in centro a Roma «L’andamento è lento»

I commercianti preoccupati del calo di incassi. Pesano l’on line e l’estensione della ztl

Nel pomeriggio del primo lunedì dei saldi, via del Corso a Roma è meno affollata del solito. Le luci natalizie decorano ancora la strada, nell’aria gelida l’odore delle caldarroste dagli ambulanti lungo i marciapiedi. Passanti guardano incuriositi le vetrine, pochi escono dai negozi con le buste in mano.

Gli sconti sono iniziati da tre giorni, l’avvio è lento e le vendite sono in ribasso. I dati diffusi da Confcommercio registrano un calo medio degli incassi fra il 15 e il 20% e il timore è che sia maggiore nei negozi del centro. Il maltempo degli ultimi giorni di vacanza non ha aiutato. Da Sephora, la commessa Federica non ha dubbi: «abbiamo avuto molti più clienti durante le feste natalizie. Il settore della profumeria è diverso dall’abbigliamento: solo alcuni marchi sono scontati, non i più noti. Sabato e domenica serve il bodyguard per gestire la coda che si crea all’ingresso. Ci sono turisti, sia stranieri che italiani. Nell’ultimo fine settimana, però, non c’è stata grande affluenza».

Gianluca Adamo, responsabile di Calzedonia, racconta: «Gli ingressi nei negozi del Gruppo in via del Corso sono in calo. Nel Lazio, i numeri sono molto negativi: si va da un -15% a un -40% di affluenza rispetto a un anno fa. Qui siamo riusciti a superare gli incassi del 2022 e a eguagliare il 2021, ma i livelli del 2019 sono irraggiungibili. L’era pre-covid è lontana». 

Saldi Roma
Saldi da Tezenis in via del Corso

Lo storico negozio d’abbigliamento Cenci in via Campo Marzio registra un’affluenza in linea con l’anno scorso: i clienti sono perlopiù statunitensi, in aumento gli asiatici. Con l’arrivo del freddo, i giacconi dominano le vendite, parecchi articoli non sono scontati perché in vendita tutto l’anno. Una coppia di anziani esce dal negozio con la busta piena di acquisti. Lei indossa una pelliccia, lui si aggiusta la coppola inglese: «veniamo ogni anno da Trento, ma questa è la prima volta con i saldi. Di solito restiamo a casa, la neve è così bella» precisa la signora. Dentro alle buste un cappotto, una giacca, calzini e una maglia per il figlio, tutto al -30%: «servivano e conveniva prenderli ora» aggiunge soddisfatto il marito.

Gruppi di giovani ammirano l’enorme fiocco dorato che illumina la facciata di Dior, in piazza di Spagna. Il primo fine settimana dei saldi ha deluso le aspettative dei negozianti. Fra le cause, oltre alla pioggia, alcuni indicano la scelta del Campidoglio di estendere la zona a traffico limitato (ztl) fino alle 20: «un provvedimento incomprensibile» lamenta Massimo Bertoni, presidente di Federmoda Roma. «Non pretendiamo che le macchine arrivino davanti alle vetrine – continua – ma le misure alternative non sono efficaci. Poi ci lamentiamo che chiudono i negozi in centro». Negli ultimi cinque anni hanno chiuso in 1500 sui 5000 complessivi, secondo Confesercenti, cambiando il panorama di intere vie. Dopo la falsa partenza, la richiesta avanzata con Confcommercio è far slittare la prossima domenica ecologica, con le limitazioni al traffico dei mezzi privati, prevista il 14 gennaio. 

Gli acquisti on line con la pandemia sono cresciuti. Toksan, studentessa iraniana trentenne, cammina spedita verso piazza del Popolo. In mano due buste di Zara: «Preferisco fare acquisti sul web, sono venuta in negozio solo per ritirare quello che avevo comprato sul sito. Ho preso un blazer, pantaloni e intimo. Senza saldi non avrei fatto acquisti, ho aspettato gli sconti apposta». Con uno scatto sui pedali, un rider evita i passanti: per qualcuno è già ora di cena.

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