Esclusiva

Gennaio 14 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Febbraio 9 2024
Alla CES si discute del futuro dell’IA

L’intelligenza artificiale è stata protagonista assoluta della CES 2024. Il dispositivo più chiacchierato è l’assistente personale AI powered Rabbit R1

Un piccolo walkie talkie che auspica di rimpiazzare Siri e Alexa, un robottino giallo che promette di sorvegliare attentamente la casa e la persona, inviando addirittura segnali che invitano a migliorare la propria postura mentre si è seduti, una tastiera fisica per l’iPhone che si attacca al telefono come una cover e un dispositivo capace di produrre quasi 400 litri di acqua al giorno partendo dallo stoccaggio dell’aria.

Questi sono solo alcuni dei nuovi dispositivi presentati tra il 9 e il 12 gennaio a Las Vegas durante la CES, una delle più grandi fiere tecnologiche, sponsorizzata dalla Consumer Technology Association. Questo evento raduna ogni anno le più importanti aziende del settore, le start-up e gli investitori per mostrare le novità che faranno ingresso sul mercato. L’edizione del 2024 ha avuto una grande affluenza: 135.000 visitatori e oltre 4.300 espositori dei quali 1.400 sono start-up.

Nuovi dispositivi e ruolo dell’AI

Quest’anno, si prevedeva una vasta gamma di gadget e prodotti dotati di innovative forme di AI generativa, i cosiddetti “AI hardware”. Tuttavia, questa aspettativa non si è concretizzata come previsto. Secondo Reuters, l’entusiasmo rivoluzionario generato da ChatGPT non ha influenzato significativamente i prodotti esposti alla CES. Volkswagen, ad esempio, ha presentato una macchina implementata con ChatGPT, un’evoluzione rispetto all voice control già presente nella macchina ma non uno stravolgimento.

Gli analisti suggeriscono di attendere ancora un anno per vedere un reale cambiamento.

Il Rabbit R1

Una creazione presentata al CES è già su questa strada: si tratta del Rabbit R1, un dispositivo quadrato e arancione che ricorda per dimensioni ed essenzialità un tamagotchi il cui sistema operativo è personalizzato attraverso un’interfaccia in linguaggio naturale.

«Il Rabbit R1 è forse lo strumento di cui si è parlato di più – afferma Giuseppe Italiano, docente di computer science presso la Luiss. E’ un assistente basato su AI, in grado di usare le app al posto degli utenti. Se oggi desidero pianificare un viaggio, devo aprire varie app sul mio telefono: l’app per prenotare e acquistare i voli, l’app per scegliere e prenotare l’hotel, l’app per pianificare il trasporto da e per l’aeroporto, eccetera. R1 può fare tutto questo in modo semplice e naturale, disintermediando l’interazione con queste app. Posso interagire con R1 con la voce per pianificare il mio viaggio: sarà poi lui ad effettuare tutte le azioni richieste utilizzando le app necessarie».

La novità sta nel fatto che questo oggetto è costruito su un mix di due modelli linguistici: uno è il Large Language Model (LLM) sviluppato da OpenAi per ChatGpt4, l’altro è il Large Action Model (LAM) sviluppato da Rabbit Inc. «Può comprendere le intenzioni dell’utente attraverso il suo LLM, e può eseguire le azioni necessarie per effettuare un determinato compito attraverso il suo LAM» conclude Italiano

A ChatGpt si può domandare un consiglio su un ristorante, il Rabbit fa un passo in più, prenota anche un tavolo. Dovrebbe diventare una sorta di assistente portatile che semplifichi e velocizzi tutti quei passaggi che sono generalmente mediati dalle app. Il lancio è andato molto bene: i due preorder sono andati entrambi soldout.

L’Ai e il futuro che verrà

La CES non è soltanto una fiera, ma anche un momento di dialogo e confronto tra esperti, un modo per verificare lo stato dell’arte in ambito tech. Gary Shapiro, presidente e Ceo della CTA, ha ribadito che «per il settore sono fondamentali eventi di questo genere che confluiscano in conversazioni e meeting faccia a faccia».

L’edizione del 2024 si è chiusa mettendo un focus su due questioni: la prima è la centralità del ruolo che l’AI avrà d’ora in avanti nel modo in cui si fa impresa, si comunica e ci si prende cura gli uni degli altri. La seconda è la necessità di porre l’accesso alla tecnologia come ottavo pilastro della campagna globale Human Security for All (HS4A), incentrata sull’impiego critico della tecnologia per migliorare ogni aspetto della vita umana.