Esclusiva

Gennaio 21 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Gennaio 23 2024
Roma Sud chiede le ciclabili: “Sono il mezzo più ecologico”

I cittadini del municipio IX attendono le piste ciclabili promesse dal Comune. I lavori sarebbero dovuti cominciare a dicembre 2023

Le vie sono ampie e costeggiate da palazzoni squadrati risalenti ai primi del ‘900. Le macchine percorrono i grandi viali mentre accanto a loro sfrecciano motorini e si insinuano monopattini elettrici. C’è spazio per tutti fuorché le biciclette. 

Roma sud, municipio IX. Un’estensione territoriale pari a quella della città di Milano: centottanta chilometri quadrati. Un territorio discontinuo che comincia dal rigore urbanistico dell’EUR per arrivare alla campagna di Trigoria. Una zona che, almeno nella sua parte iniziale, si contraddistingue per le distese pianeggianti- opposte ai saliscendi del centro storico- che la potrebbero far diventare il luogo d’elezione per la mobilità dolce.

Roma Sud e le ciclabili: l’antefatto 

Il sogno di una Roma a misura di bici risale alla giunta di Virginia Raggi. La sindaca aveva annunciato nel 2019 un piano straordinario che avrebbe incluso oltre 150 km di piste ciclabili. Al provvedimento era seguite le polemiche dell’opposizione, l’accusa era di star sprecando energie e denaro in investimenti pericolosi e poco redditizi per la città. Il report mobilità 2022 del comune di Roma ha confermato tali critiche. I ciclisti continuano a essere una minoranza nonostante il numero delle corsie loro riservate sia aumentato. La macchina rimane il mezzo preferito dai romani. 

Nel 2021 la nuova giunta di Roberto Gualtieri ha deciso di potenziare le ciclabili muovendosi in continuità con quella precedente annunciando investimenti sulla mobilità dolce pari a 13.6 milioni di euro, provenienti dai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), per la costruzione e l’implementazione di piste ciclabili.

Le linee previste per il IX municipio avrebbero dovuto coprire: viale città d’Europa e viale America, il tratto che va dalla fermata della metro B Eur Laurentina passando per viale Africa, viale dell’Arte fino ad arrivare alle Tre Fontane (da completare entro dicembre 2023). Nel piano è prevista anche l’implementazione della ciclabile che comincia da piazza Cina passa per il Torrino e arriva all’Eur (i lavori sarebbero dovuti partire entro il 2023) e un’altra dovrebbe coprire la strada che parte da Vitinia passa per via del Risaro e arriva al Campus Biomedico. Infine un’altra si sarebbe dovuta realizzare tra il capolinea Metro B Laurentina e via Stefano Gradi (entro giugno 2026).

Non sono ancora iniziati i lavori per costruire le piste. I motivi sono vari: in alcuni casi ci sono stati spostamenti di fondi, in altri si parla di definanziamenti. Come per la ciclabile compresa tra metro Laurentina e via Stefano Gradi che, stando alle dichiarazioni della consigliera 5 Stelle Carla Canale, sarebbe stata stralciata dal bilancio. Fabio Ecca, consigliere del municipio IX, fa chiarezza sulla questione: «Il progetto non è stato stralciato bensì posticipato. Abbiamo preferito dare priorità ad altre piste i cui finanziamenti sarebbero scaduti nel 2023».

I provvedimenti del municipio IX

Il consiglio del municipio IX ha stilato una proposta di ciclabili integrative dividendole in tre categorie a seconda dell’urgenza di realizzazione: alta, media e bassa priorità. Inoltre ha approvato una risoluzione che chiede al Campidoglio di impegnarsi a integrare le piste ciclabili sul territorio.

Gli abitanti del municipio sono parte integrante del progetto: «Il piano urbano della mobilità sostenibile è stato redatto con oltre un anno di audizioni e di consigli per sentire tutti i cittadini interessati» afferma Fabio Ecca. «Gli abitanti del territorio chiedono un sistema che funzioni non più in maniera inframmezzata- continua Ecca- con ciclabili che iniziano non si sa bene dove e finiscono sulla strada».

Tra i cittadini di Roma Sud che chiedono le ciclabili c’è Marco: «Spero nell’aumento delle piste ciclabili. Sono il mezzo più economico ed ecologico che esiste al momento». E aggiunge: «Più romani in bicicletta significa meno romani in macchina e quindi una viabilità più scorrevole che porta meno incidenti». 

Marco finisce di parlare, prende la bicicletta e monta sul sellino. Si dà una spinta con il piede sinistro e poi comincia a pedalare immettendosi nel traffico di viale America avendo cura di stare in disparte, ma anche di farsi notare per non diventare, anche lui, vittima della strada.

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