Esclusiva

Gennaio 31 2024
Il paradiso dei dj a due passi dal Tevere

A Roma c’è un negozio di dischi che, dalla sua apertura nel 2022, attira amanti della musica elettronica da tutto il Paese

Camminando per il quartiere di Testaccio, può capitare di passare davanti alla vetrina di un piccolo locale in cui dei ragazzi ascoltano in cuffia dischi in vinile muovendo la testa a ritmo. Si tratta del “GrooveLab Records”, negozio specializzato in musica elettronica che è diventato un punto di riferimento per gli appassionati nella capitale.

«Ci rivolgiamo alla scena underground romana della musica elettronica, un pubblico di nicchia: dj, producer, ma anche a chi vuole andare alla ricerca di un nuovo genere che magari non conosce bene». Valerio Paolucci, il titolare, racconta come è nata la sua attività: «Sono un dj amatoriale, ho sempre coltivato questa passione suonando a casa o per gli amici. Poi ho cominciato a vendere dischi online e un anno e mezzo fa ho deciso di aprire uno store fisico. Faccio tutto da solo, una follia, però sta andando molto bene».

Entrando si respira un odore morbido di carta stampata che avvolge le pareti dell’unica stanza del negozio, tappezzate di album con centinaia di copertine colorate. Di fianco all’ingresso, un ragazzo inserisce il jack delle cuffie nel giradischi e appoggia un vinile sul piatto. «Facciamo ascoltare i dischi perché alcuni costano più di cento euro e vogliamo assicurare la qualità. I dj devono “diggare”, ovvero scavare, andare alla ricerca del disco giusto», spiega Valerio.

GrooveLab Records elettronica Testaccio

In questo ambiente che unisce sensazioni di un’altra epoca a uno stile giovane e particolare, ogni giorno arrivano nuove persone incuriosite. «Molti ragazzi vengono qui a vedere come si mettono i dischi, mi chiedono consigli e imparano» – dice Valerio – «per altri generi musicali c’è stato un periodo in cui i vinili sono scomparsi. Nel mondo dell’elettronica, invece, il vinile non è mai morto: il vero dj suona con i dischi e deve saperli usare».

L’apertura del GrooveLab Records è stata accolta con entusiasmo dal quartiere: «Testaccio è un posto storico, ci sono tanti artigiani e artisti, quindi la mia attività è piaciuta, ho avuto molti feedback positivi», racconta il proprietario, che definisce il suo negozio come un laboratorio. Ogni tanto Valerio organizza degli eventi in-store con diversi artisti della scena romana a cui partecipano persone da tutta Italia. L’ultimo ospite è stato Lorenzo Pompa, uno tra i vari dj che si riforniscono a Testaccio: «Compro dischi qui quasi tutte le settimane, il catalogo è molto ben fornito e ha sempre cose nuove, per gli appassionati come me è un diavolo tentatore».

L’ultimo progetto in cantiere del GrooveLab Records è un’etichetta discografica: «Io non ho mai fatto il producer seriamente, ma quest’anno vorrei realizzare dei dischi insieme a Valerio», racconta Lorenzo. Un altro modo, insieme al merchandising appena lanciato, per far crescere la community di cultori dell’elettronica e artisti emergenti nata intorno al negozio.

GrooveLab Records elettronica Testaccio

«Avere un luogo fisico in cui trovarsi è molto importante, soprattutto per i nuovi dj. Dal vivo si conosce nuova gente e si impara» – dice Lorenzo – «a Roma c’è qualche altro posto storico, però il Groove, così fresco e giovane, è più facile da approcciare per i ragazzi alle prime armi».

Riguardo al futuro del disco in vinile, Lorenzo è sicuro: «Non sparirà. Non è solo una questione di romanticismo, il suono è più caldo, i bassi sono più presenti, tutto è più tondo. C’è anche più divertimento nel mettere un disco. Con il digitale è tutto automatizzato, col vinile ci vuole orecchio e coordinazione. Non ci sono scorciatoie ed è quello il bello. Secondo me regge ancora e anzi tornerà sempre di più. Io faccio anche dei corsi per dj e mi accorgo che in tanti vogliono imparare a suonare con il giradischi».

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