Esclusiva

Febbraio 13 2024
Matilda Ferraris

Matilda è una torinese che ha vissuto almeno più di una vita, classe ’99, dai ricci scombinati e dal look interessante: un maglione viola, un jeans a vita bassa e dei simpatici mocassini “muccati”.

Ha studiato sociologia dell’università di Milano, durante quegli anni ha dato libero spazio a metodi quantitativi, statistiche e sondaggi «mi piace sistemare, schematizzare, avere delle risposte certe per tutti quei fenomeni che provocano instabilità», dice. È qualcosa che sente suo, tanto da averla  spinta a pensare di costruirci una carriera «all’inizio pensavo di fare la ricercatrice scientifica».
Poco dopo si è trasferita in Svezia e poi a Lione per un Erasmus, dove ha abbandona per un po’ il rigore matematico per avvicinarsi a materie più umanistiche. Un progetto universitario l’ha portata a seguire le elezioni degli Stati Uniti del 2020, ma la sfida di Trump contro Biden è stata l’occasione per rimettere in discussione tutto. «In quel momento mi sono resa conto che gli schemi e i numeri non mi bastavano più, volevo conoscere più di politica, economica, di attualità, il giornalismo era appena diventato il mio nuovo obiettivo».

Quando è tornata in Italia ha iniziato una laurea magistrale in editoria e ha cominciato a collaborare con il sito online Lo Sbuffo dove ha scritto di cultura e moda, anche se confessa che «da piccola mia nonna mi obbligava a fare shopping, mi diceva che se andavamo a comprare qualche vestito dopo mi avrebbe comprato un libro, adesso ammetto di divertimi di più quando vado in giro per i negozi», dice sorridendo. Non solo articoli scritti ma anche tv, Matilda ha partecipato al programma televisivo Tv Talk su rai 3 «lì facevo l’analista, mi occupavo di approfondire tematiche, diverse ogni puntata, per creare un dibattito e un dialogo costruttivo», lo racconta entusiasta. Non sopportava la sua immagine in video, però sente che quell’esperienza le ha fatto prendere coscienza di essere «una vera nerd del giornalismo».

È impaurita e preoccupata da questo nuovo percorso intrapreso, la precarietà del lavoro la rende ansiosa, ma trasparisce allo stesso tempo la voglia di fare dei reportage giornalistici tutti suoi, infondo il suo piano B era di intraprendere un workaway per trovare e raccontare storie da tutto il mondo. Matilda è una giornalista fresca, curiosa di tutto quello che le sta attorno, dice che potrebbe far diventare interessante qualsiasi cosa se si mettesse ad analizzarla per più di un minuto. È una di quei cervelli brillanti con i numeri, ma che nella creatività e non convenzionalità riesce a dare il meglio di sé.