Una statua sorridente di un monaco domenicano con un abito nero, anche conosciuto come “black friar” (letteralmente “frate nero”), si erge sopra la porta d’ingresso come guardiano dell’edificio, osservando le persone di passaggio e dando il benvenuto ai visitatori del pub. La prima cosa che si nota quando si entra all’interno sono gli iconici mosaici in stile art nouveau, candele, sculture e bassorilievi in bronzo, tutti raffiguranti monaci ubriachi.
«Vedete se riuscite a trovare Yoda,» dice Will Grover, la guida turistica, riferendosi a una vetrata colorata che mostra un frate con un boccale di birra nella mano destra. In effetti, guardandolo da vicino, il monaco sembra somigliare al piccolo protagonista di Guerre stellari per le sue orecchie appuntite e il viso allungato.
L’Historical Pub Walking Tour of London è stato pensato per mostrare a chi è straniero le tradizioni britanniche, in questo caso i pub con le famose “pints of beer” (“boccali di birra”), e come la cultura gastronomica locale sia cambiata nel corso degli anni. Il tour inizia al Blackfriar, dopo aver fatto una passeggiata a Carter Lane, una strada storica nella città di Londra tra Ludgate Hill e la cattedrale di St Paul. Questo pub si trova a pochi minuti dal ponte Blackfriars, sotto al quale Roberto Calvi, banchiere italiano, fu ritrovato impiccato nel 1982.
Nel Regno Unito, i pub sono molto comuni. La cultura culinaria per gli italiani è un po’ diversa. Di solito, si esce per un aperitivo con i propri amici. Bere è quasi sempre accompagnato dal cibo. È raro trovare persone che bevono il proprio drink senza mangiare nulla, perché la bevanda è destinata a valorizzare il cibo stesso. Bene, questo è esattamente il concetto alla base di questo tour: “learning by drinking” (“imparare mentre si beve”).
La guida racconta che il Blackfriar, un pub spettacolare costruito nel 1875, stava per essere demolito negli anni sessanta per motivi di riqualificazione territoriale e che è stato salvato da un poeta inglese, Sir John Betjeman, che ha organizzato e guidato la campagna contro la demolizione. «Make sure you raise a glass to him when you visit us for a pint!» («Assicuratevi di brindare a lui quando venite a trovarci per una birra!»), si legge sul sito ufficiale del pub.
Il viaggio tra i pub più famosi di Londra continua, passando per St Bride’s Church e Fleet Street per fermarsi al Punch Tavern. Questo pub è stato chiamato così come tributo ai suoi avventori abituali: i giornalisti della redazione satirica del Punch magazine, che avevano l’abitudine di incontrarsi qui e bere insieme dopo il lavoro. Con le piastrelle vittoriane e i mosaici elaborati, il corridoio d’ingresso di questa taverna attira senza dubbio le persone al suo interno.
Dopo il corridoio piastrellato, il primo scorcio del pub è molto distintivo. Will aveva detto al gruppo proprio prima di entrare: «Questo pub sarà un vero paradiso per gli amanti del gin!» Con più di 100 tipi diversi di bottiglie di gin e bicchieri, questa taverna è particolarmente luminosa grazie alla luce che si riflette nei bicchieri e negli specchi appesi alle pareti.
Appena Will è sicuro che tutti abbiano un bicchiere in mano, si avvicina a dire «Cin cin!» a ciascun membro del gruppo guardandoli negli occhi: «Ho appena imparato che dobbiamo guardarci negli occhi mentre facciamo un brindisi, altrimenti porterà sette anni di sfortuna», spiega sorridendo. È un personaggio colto e buffo, che indossa una bombetta grigia, occhiali neri e cappotto. È come parlare con Sherlock Holmes in persona!
Arrivato a Holborn, il gruppo arriva alla terza destinazione: The George Public House. Will racconta che Charles Dickens e Arthur Conan Doyle visitavano questo pub per farsi ispirare dall’atmosfera oscura e accogliente del luogo e scrivere le loro storie con una penna in una mano e un boccale di birra nell’altra.
Ultimo ma non per importanza: The Ship Tavern. Essendo parte del panorama di Holborn dal 1549, questo pub è stato costruito con i resti delle navi da guerra nell’epoca in cui il cattolicesimo era illegale e veniva usato come rifugio per i sacerdoti cattolici. La leggenda narra che due preti siano stati trovati e uccisi all’interno della taverna e che i loro spiriti, ancora oggi, possiedano il pub. Questa è l’ultima storia che Will racconta al suo gruppo prima di invitare i componenti ad entrare e a rimanere completamente affascinati dall’interno, decorato con oggetti e dipinti legati alle navi. Lo sguardo si posa casualmente sull’immagine di una barca a vela rossa intagliata nel legno del pub, che naviga pacificamente tra nuvole rosse.
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