Il cielo grigio sopra il Foro Italico presagiva brutte notizie fin dalle prime ore della giornata. Appena scoppiato il diluvio, intorno alle 17, tra i tanti appassionati di tennis al riparo sotto gli stand e gli impianti degli stadi è partito il passaparola: «Hai saputo? Matteo Berrettini si è ritirato dal torneo». Il suo annuncio in conferenza stampa ha spiazzato tanti: appena due giorni prima aveva detto di non sentirsi al meglio, ma di essere pronto a giocare «solo perché è Roma». Fradici e trepidanti per la ripresa della partita di Francesco Passaro sul campo Pietrangeli, interrotta dalla pioggia, gli spettatori hanno così dovuto incassare l’ennesima delusione di quest’edizione.
Un altro azzurro costretto al forfait agli Internazionali d’Italia, a tre giorni di distanza da quello di Jannik Sinner, numero due del mondo e apripista alla rinascita del movimento tennistico italiano. Il suo annuncio alla vigilia del torneo Masters 1000 aveva cambiato i piani di molti tifosi. Bastava iscriversi a un gruppo Facebook di compravendita biglietti per vederne gli effetti: in tanti li hanno venduti a prezzi stracciati, qualcuno ha preferito regalarli. «Li ho comprati all’ultimo minuto, al 50%, da un ragazzo che diceva di averli presi solo per Sinner», Danilo ha approfittato dell’occasione ed è partito da Canicattì, eppure anche lui attendeva di vedere il suo idolo azzurro. «Jannik rappresenta per gli altri quello che per me è Berrettini. Adesso mi godrò queste giornate, ma con l’amaro in gola».
Seppur condizionata dalle condizioni metereologiche e dai tanti ritiri, agli Internazionali continua a dilagare la tennis-mania, spinta proprio dai risultati degli azzurri. Sono servite più di tre ore all’italo-argentino Luciano Darderi per battere Denis Shapovalov nella partita d’apertura del tabellone maschile. Sul campo centrale la passione dei tifosi di casa ha vinto sull’eleganza tecnica del canadese: «Lu-cio, Lu-cio, Lu-cio», si intonava a ritmo battente al termine di ogni scambio, per spronare l’attuale numero 54 del ranking Atp.
«Dopo la partita di oggi, penso che Darderi sia uno dei pochi italiani rimasti a poter andare lontano in questo torneo. Mi ha impressionato»: vicino ai campi da padel si discute già sul tennista azzurro da far diventare idolo in questi Internazionali senza Sinner e Berrettini. «Ci sarebbe anche Matteo Arnaldi, ha dimostrato di avere cazzimma», uno degli istruttori della Federtennis (Fitp) ha scelto il suo beniamino. Due ragazzi al riparo dalla pioggia sotto la Grand Stand Arena puntano invece sul tifo locale. «Speriamo in Matteo Gigante e Flavio Cobolli, almeno sono romani».
Sul tabellone del singolare maschile spiccano altre bandiere tricolore: Andrea Vavassori, Stefano Napolitano – passato al secondo turno grazie al forfait di Berrettini -, Lorenzo Sonego, Luca Nardi, Lorenzo Musetti e Giulio Zeppieri, che sfiderà Gigante nel derby di giornata. Passaro ripartirà sotto di un set nella sfida contro il francese Arthur Rinderknech, mentre un altro dei pupilli del Foro Italico, Fabio Fognini, ha dovuto fare i conti con il rinvio del proprio match. I tanti spettatori entrati solo per la sessione serale attendevano la sua partita contro l’inglese Daniel Evans. Lo hanno aspettato fino all’ultimo fuori dal centrale, sotto un diluvio interrotto e poi ripreso ancora più violento, altrimenti avrebbero messo le tende. D’altronde, Roma cerca un nuovo eroe ed è disposta ad attenderlo anche con la pioggia.