Esclusiva

Maggio 23 2024
Raccontarsi con i soldi, la storia di Clara T

Melissa Panarello nel suo nuovo romanzo sceglie di raccontare la storia di una giovane attrice attraverso il denaro che ha guadagnato

«Una persona la conosci solo se conosci la storia dei suoi soldi, perché sono loro a chiarire quanto siamo miserabili o regali, per come li abbiamo spesi o persi, pretesi e sperperati».

Lo scrive Melissa Panarello nel romanzo Storia dei miei soldi con cui è entrata nella dozzina finalista del Premio Strega 2024. La storia ricorda la biografia dell’autrice che a soli diciassette anni divenne celebre nel mercato editoriale a diciassette anni con 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire, un libro erotico scritto sotto forma di diario in cui un’adolescente raccontava le prime esperienze sessuali: due milioni di copie vendute e l’odio della critica che lo definì un romanzo inconsistente.

Panarello non ha cercato una carriera solo letteraria, ma ha giocato con le possibilità date dal successo repentino: la partecipazione fissa a Victor Victoria, il late show condotto da Victoria Cabello andato in onda su La7 dal 2009 al 2010, come astrologa esperta di tarocchi, un podcast sulle storie d’amore e uno sui porno, la carriera da agente letteraria.

In Storia dei miei soldi Panarello cala nel romanzo il suo alter ego Melissa, una scrittrice e agente letteraria, le cui parole si combinano a quelle di Clara T., un’attrice caduta in disgrazia. Questo uso del doppio letterario permette all’autrice di esplorare il tema dei soldi e il loro potere nel definire le relazioni umane. Melissa ha maneggiato con cura il suo denaro, non si è ubriacata di successo riuscendo ad arrivare a mantenere una stabilità economica ed emotiva. Clara  no. Si arrabatta come può, tra qualche comparsata nei film di Tinto Brass, un’edizione all’Isola dei famosi, un ruolo minore fisso in una fiction della domenica.

Quando si incontrano Clara non ha più nulla, Melissa ha un figlio è un fidanzato, un lavoro appagante, una carriera avviata. Quando vede sola e senza niente quell’attrice che da giovane l’ha interpretata e che per un momento si è fusa con lei, si ferma e si interessa alla sua storia, a cosa ne è stato di quella giovane promessa, arrivando a pensare di scrivere la sua biografia. Dopo l’incontro delle due ogni volta che sarà Clara a parlare Melissa aprirà le virgolette e avviserà il lettore: «state leggendo la storia dei suoi soldi ed è lei a dovervela raccontare».

La storia di Clara T. è il seguito dei 15 minuti di celebrità, cosa succede se non si hanno affetti stabili, se non si riceve amore e l’unico linguaggio che si conosce è quello della compravendita. Come ci si comporta dopo che si comincia a guadagnare tantissimo all’improvviso, quando il proprio stile di vita cambia da un giorno all’altro senza che nessuno di fidato insegni a maneggiare il denaro.  Se affondi non puoi più risalire, non puoi cambiare vita: «Fare un lavoro normale dopo è difficile, tutti si ricordano di te, ti riconoscono» dice l’attrice a Melissa che le domanda come mai non abbia cercato un altro mestiere, perché non abbia ricominciato da capo.

La vita dell’attrice è cruda e triste, ma Panarello talvolta sembra non trovare le parole per raccontarla, rimanendo spesso in superficie, con un lessico a tratti povero, fatto di tante ripetizioni e immagini che faticano a rimanere impresse nella mente del lettore. Le descrizioni delle protagoniste sono minuziose, ma paiono farsesche e il romanzo procede piatto, sebbene scorrevole, è solo sul finale che Panarello dà la suggestione più originale, come se lo scopo del libro fosse dare dignità e contesto a un’immagine venuta in mente prima della scrittura all’autrice. Alla fine Clara T. soccombe di fronte al denaro, dinanzi alla consapevolezza di non essere in grado di maneggiare la valuta di scambio che nel suo mondo regola affetti e contratti.

Leggi anche: https://zetaluiss.it/tag/premio-strega/