Esclusiva

Maggio 28 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Giugno 14 2024
Chi dice e chi tace nella vita di provincia

Il nuovo libro dell’autrice di Scauri è tra i candidati al Premio Strega 2024

Si fatica ad entrare nel mondo di Chiara Valerio. Una volta dentro però, si viene immersi nel flusso di pensieri della scrittrice. Chi dice e chi tace, edito dalla casa editrice Sellerio, è l’ultimo libro dell’autrice scaurese. Tra i finalisti del premio letterario Strega, il romanzo è un giallo di provincia ambientato a Scauri, nell’ultimo paese a sud del Lazio. 

La cittadina, luogo natale della scrittrice, è un posto con una grazia scomposta, dove le case non superano quasi mai i due piani: «Ha tre paralleli, che misurano la distanza dalla spiaggia alla campagna, il resto delle vie sono meridiani».  Costantinopoli, la zona dove si trasferiscono le protagoniste Mara e Vittoria negli anni settanta, è uno di questi. 

In paese ci si chiedeva che rapporto avessero le due donne «ma nessun aveva fatto mai domande perché nessuno pensava sarebbero rimaste». La loro casa era stata adibita da Mara a toeletta e pensione per gli animali di compagnia, in un paese in cui i veterinari si occupano solo di mucche e conigli perché “se non parla che compagnia è?”.

Tutti entravano e uscivano dalla loro villetta: «Da quando ci stava Vittoria, era sempre aperta. Già nel patio si respirava un’aria di allegria. A Costantinopoli c’erano persone che chiacchieravano, cani che si rincorrevano, gatti che saltavano sui tavoli e perfino un pavone». 

L’oasi felice viene interrotta però quando Vittoria, abile nuotatrice, viene trovata morta una domenica mattina, annegata nella vasca da bagno. Un “brutto incidente”, così viene definito a Scauri. Lea Russo però, l’avvocata del paese con cui Vittoria si incontrava ogni sabato mattina, non riesce a darsi pace e cercherà di trovare un colpevole per tutta la storia.

Nel romanzo i dialoghi mancano dei tradizionali segni di punteggiatura perché sono inseriti in prosa nel testo, uno stile che non risulta nuovo per chi è abituato a leggere Valerio. Niente paura: una maiuscola indicherà l’inizio della battuta e, dopo poche pagine, si prenderà dimestichezza con questo fraseggio. La tecnica, raffinata negli anni nei quali l’autrice ha lavorato dietro le quinte per numerose case editrici, trasforma il romanzo in un flusso di coscienza.

Valerio, come una Virginia Woolf moderna, sembra avere foga di trascinare il lettore nei suoi pensieri e raccontargli quanto più possibile per aiutarlo nell’immaginazione della storia. Uno stile che rispecchia per intero la personalità dell’autrice. Chi dice e chi tace è un racconto ansioso, tema che Valerio ha spesso descritto come sentimento positivo, ma non ansiogeno per chiunque voglia leggerlo. Lea è inquieta, vuole scoprire cosa ha portato alla scomparsa di quella che considera una sua amica intima. Nel farlo però scoprirà che forse non conosceva l’amica così tanto come credeva.