Esclusiva

Giugno 10 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Giugno 11 2024
Firenze, Funaro in testa ma sarà ballottaggio dopo 15 anni

La candidata del centrosinistra prende il 43%, dieci punti più dell’ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, sostenuto dalla destra. Secondo turno il 23 e 24 giugno

I risultati dello scrutinio arrivati in serata confermano gli exit poll di ieri. La candidata sindaca del centrosinistra, Sara Funaro, è la più votata a Firenze, con il 43%. Segue a dieci punti di distanza la lista civica di Eike Schmidt, l’ex direttore degli Uffizi, sostenuto dal centrodestra (32,9%). Staccate la renziana Stefania Saccardi, al 7,5%, e Cecilia Del Re (6,2%), fuoriuscita dal Pd dopo la mancata convocazione delle primarie. Fra gli altri candidati, Dmitrij Palagi della sinistra radicale si attesta al 5,3%, Lorenzo Masi del Movimento 5 Stelle al 3,3%. In calo l’affluenza: nel capoluogo, dove si votava oltre che per il Comune anche per i consigli di quartiere, è andato alle urne il 64,5% degli aventi diritto (-5 punti rispetto al 2019).

La coalizione di centrosinistra si conferma prima forza, ma dovrà tornare al ballottaggio dopo quindici anni contro il centrodestra. L’ultimo testa a testa si era tenuto nel 2009 fra Giovanni Galli (Popolo della Libertà) e il giovane Matteo Renzi del Pd, che prevalse nettamente al secondo turno. La sfida avrà luogo fra due settimane: seggi aperti dalle 7 alle 23 di domenica 23 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 24 giugno, il giorno di San Giovanni, patrono della città.

Firenze, Funaro in testa ma sarà ballottaggio dopo 15 anni
Sara Funaro parla alla stampa dopo le terze proiezioni (foto: profilo X @sarafunaro)

Lo spoglio delle schede nelle 360 sezioni comunali rispecchia i dati diffusi nel pomeriggio dal Consorzio Opinio Italia per Rai. Alle 18, pochi minuti dopo la pubblicazione della terza proiezione, Funaro dichiara soddisfatta ai giornalisti: «È un dato straordinario, nel quadro di un centrosinistra con tante candidature. L’indicazione dei cittadini è stata chiara e netta». La sfida, come preannunciato dai sondaggi, sarà con il centrodestra, che la candidata dem definisce «il peggiore che stiamo vedendo da molto tempo. Da domani si tira una riga e si riparte da zero. Non bisogna dare niente per scontato, facciamo un appello a tutti i fiorentini e riniziamo a girare strada per strada, per raccontare la nostra visione di città, il nostro programma, le nostre idee. Firenze ha la possibilità di avere la sua prima sindaca e penso che la città sia pronta» ha concluso.

Non perde le speranze Schmidt. La sua lista civica, appoggiata da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, ha ottenuto quasi dieci punti in più di quella di Ubaldo Bocci, lo sfidante di Dario Nardella alle comunali del 2019. Il primo a parlare alla stampa nel pomeriggio è il capolista, Paolo Bambagioni: «Siamo soddisfatti: ci stiamo attestando sul nostro obiettivo, anche grazie al grande apporto della lista civica, e poi questa amministrazione, dal 57% del 2019, sta calando. Se non è una bocciatura, è un rinvio a settembre». Il centrosinistra ha perso voti anche perché si è presentato molto più diviso di cinque anni fa: le percentuali di Funaro, Del Re e Saccardi sommate eguagliano quel 57% che garantì a Nardella il secondo mandato a Palazzo Vecchio.

Schmidt
Eike Schmidt, candidato sindaco appoggiato dal centrodestra

Il candidato italotedesco non molla e rilancia: «È assolutamente possibile il ribaltone. La partita è molto aperta e renderà le prossime due settimane molto interessanti». Il direttore del museo di Capodimonte di Napoli invita i fiorentini a «guardare per bene quali sono le promesse fattibili e utili e quali no. Sicuramente le isole di plastica sull’Arno» – la discussa isola galleggiante proposta da Funaro (Pd) – «non le prometto».

Tutto secondo le previsioni dunque, ma ora si apre la partita delle alleanze. Al Pd potrebbe non bastare il bacino di voti di Italia Viva, a causa dello scarso risultato ottenuto da Saccardi, eppure la strada per Palazzo Vecchio sembra in discesa. Nipote di Piero Bargellini, che guidò la città prima dopo l’alluvione del 1966, Funaro a 47 anni potrebbe diventare la prima sindaca fiorentina. La psicologa e psicoterapeuta ha seduto in entrambe le ultime due giunte, con deleghe al welfare, sanità, accoglienza e integrazione, pari opportunità e casa.

 

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