Esclusiva

Giugno 13 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Giugno 15 2024
La costa pugliese alle prese con i grandi della Terra

Le misure di sicurezza per l’incontro tra i leader mondiali hanno causato molti disagi ai cittadini e al territorio

Il G7 mette in sicurezza terra e mare in Puglia, ma ogni azione innesca una conseguenza non prevista. Il forum internazionale tra Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Stati Uniti, Giappone e Canada che si terrà dal 13 al 15 giugno 2024 nel resort di Borgo Egnazia, in provincia di Brindisi, pone problemi di ordine quotidiano.

La capitaneria di porto di Monopoli, pochi chilometri, ha emanato il 6 giugno l’ordinanza che impone limiti alla balneazione, al transito di navi e alla pesca. Quattro giorni dopo è stata fatta una modifica che permette ora alle persone di fare il bagno. Gli altri divieti nelle acque di Savelletri, frazione di Fasano, resteranno in vigore dalla mezzanotte del 10 alle 23:59 dell’ultimo giorno del meeting. Il consigliere comunale di Monopoli, Angelo Papio ritiene che «l’ordinanza di divieto sia stata rivista sulla base di una interazione con il territorio che, apparentemente, è mancata nella fase di progettazione dell’evento e della predisposizione della macchina organizzativa. La militarizzazione del territorio appare oggettivamente sovradimensionata rispetto alle comprensibili esigenze di sicurezza per il G7».

Tre le aree marittime individuate: una zona di massima sicurezza (ZMS), che si estende per 5.2 miglia nautiche (8.36 Km) di estensione e 2.3 (3.7 km) di profondità dal Ristorante la Peschiera, in provincia di Bari, fino al Beach Club “Mare Mosso” di Torre Canne, nel brindisino. In questa zona la precedente ordinanza vietava la «balneazione», ma la nuova pone limiti alla navigazione «a qualunque scopo», alle immersioni e alla pesca sia sportiva che professionale. I disagi creati sono tanti: «Il porto di Monopoli (a meno di 10 km da Borgo Egnazia) è stato sgombrato dalla marineria per far posto ai natanti delle forze dell’ordine che presidiano la costa. Lo specchio di mare è stato inibito alla pesca, il che significa soprattutto per le piccole imbarcazioni perdere giorni e giorni di lavoro senza alcun ristoro previsto», fanno sapere dalla Cooperativa dei pescatori del luogo.

Ci sono inoltre un’area di 10 miglia nautiche (16 km) ad accesso controllato (ACC) e una di sorveglianze e allarme (ASA) lunga 23 miglia (37 km), dove è possibile navigare «esclusivamente in transito, mantenendo una velocità non superiore a 10 nodi». Le forze di polizia e militari controlleranno ogni imbarcazione nella zona.

Si prevedono disagi anche per i commercianti: i negozi sono aperti, ma nessuno può entrarvi perché la zona rossa è inaccessibile. Oltre all’economia, c’è un problema anche per la salute dei cittadini: «Nei nostri ospedali, già in affanno nell’offrire assistenza ad un territorio già in piena stagione turistica, parte dei posti letto sono bloccati per una eventuale assistenza sanitaria relativa all’entourage del G7, con un pesante impoverimento dei servizi».

Venerdì 14 ci sarà anche un contro forum indetto dalla Cgil Puglia presso il municipio di Fasano. Anpi, Arci e Libera sono solo alcune delle organizzazioni che hanno deciso di prendere parte alla manifestazione chiamata La Puglia per un mondo di pace e giustizia. Lamentano la scarsa organizzazione dell’evento e chiedono di prendere posizione: di non «restare alla finestra senza assumere posizioni e che è necessario impegnarsi con determinazione per sostenere quelle giuste».

La protesta nasce dalla presunta non considerazione da parte del governo di problematiche di ordine quotidiano e da un atteggiamento superficiale nella comunicazione. Si parla di Borgo Egnazia, ma il meeting si terrà a Savelletri: «Il territorio è quasi completamente sparito dalla comunicazione relativa all’evento che fa spesso perno sulla location privata che ospita il vertice (traendone legittimi benefici economici) e non sul territorio che ne subisce le conseguenze in fatto di limitazioni e privazioni varie».

È un segno, secondo Papio, che rispecchia i tempi: «Un’impresa ha più visibilità e più voce in capitolo rispetto ai luoghi, alle popolazioni ed alle istituzioni che le rappresentano».