Esclusiva

Gennaio 16 2025
Il filo invisibile tra Italia e Vaticano

Nel libro “La linea segreta”, Antonio Preziosi racconta i rapporti tra Stato e Santa Sede, tra eventi storici e intrecci politici e spirituali. Presentato a Palazzo Borromeo, il volume esplora i dialoghi tra le due sponde del Tevere

È il 1978, nella Basilica di San Giovanni in Laterano si celebra il funerale di Aldo Moro. Il feretro non c’è: la famiglia, in polemica con lo Stato, aveva deciso di non partecipare alla cerimonia ufficiale. Paolo VI, pallido e visibilmente scosso, prende la parola davanti alla folla attonita e impotente e pronuncia parole che sembravano quasi un rimprovero verso Dio per non aver accolto le sue preghiere. Una scena tragica, che nel libro “La linea segreta”, si inserisce nel grande mosaico di retroscena e interazioni tra Italia e Vaticano. 

Il nuovo volume di Antonio Preziosi, direttore del Tg2, è stato presentato il 15 gennaio 2025 nelle sale di Palazzo Borromeo a Roma, sede dell’ambasciata vaticana nel nostro paese. Un luogo perfetto, simbolo dell’unione e del rispetto reciproco tra le due istituzioni, ma non solo. È anche il luogo in cui si celebra ogni anno la ricorrenza della firma dei Patti Lateranensi, gli accordi che regolano i rapporti tra Santa Sede e Italia, firmati da Benito Mussolini e Pio XI nel 1929 e con i quali Preziosi decide di partire con il suo racconto.

Una storia lunga oltre 70 anni di fili che si annodano e riannodano, di rapporti cordiali ma anche caratterizzati da visioni diverse tra le due “sponde del Tevere”. Protagonisti i leader politici e le figure papali che le hanno vissute, da Alcide de Gasperi a Giorgia Meloni, da Paolo VI a Papa Francesco.  All’evento, moderato da Alessandra Ferraro, direttrice Rai Isoradio, hanno partecipato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Matteo Maria Zuppi.        

«Mi ha sempre colpito la passeggiata da San Pietro al Quirinale, quaranta minuti di camminata, coccolata dal tepore delle primavere romane» racconta Preziosi a inizio evento: «Mi ha affascinato la vicinanza tra questi due Stati, indipendenti e sovrani per Costituzione, ma che sono tenuti a comunicare e confrontarsi». E infatti l’Italia, da questo punto di vista, è un caso davvero unico perché ospita, nel cuore della sua Capitale, un piccolo Stato di enorme importanza internazionale, punto di riferimento per milioni di cattolici nel mondo.

Questa particolarità si riflette in un’intesa unica tra la Santa Sede e le istituzioni italiane, esplorata nelle pagine del libro. «Il nostro legame con la Chiesa è inscindibile» spiega il ministro Tajani «è un elemento costitutivo della nostra storia millenaria, la sua presenza non è solo un fatto istituzionale, ma un legame intrinseco con l’anima del nostro Paese». Una posizione condivisa anche dal Cardinale Zuppi: «È una dimensione che va oltre il semplice dialogo istituzionale» afferma, «esiste un elemento umano che unisce idealmente le due rive del Tevere, come dimostrato dal rapporto speciale tra il Presidente Sandro Pertini e Papa Giovanni Paolo II». Una collaborazione e un’intesa che sono un punto di forza nel quadro diplomatico internazionale. 

Ne “La linea segreta” c’è anche questo aspetto: «Nel testo c’è il rapporto tra Italia e Chiesa, ma c’è anche tanta Europa» puntualizza Preziosi, che decide di chiudere il volume proprio con la presenza – per la prima volta – di Papa Francesco al G7 in Puglia, che secondo il ministro Tajani «ha rappresentato un messaggio di pace straordinario». E se è vero che la pagina più bella di un libro è quella ancora non scritta, è anche vero per Preziosi che la cosa più bella è che «in questo caso il sequel si realizzerà in ognuno di noi». 

Leggi anche: Papa Francesco apre la Porta Santa