Fondata nel 1925, la prima in Italia, la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza compie cento anni. Un secolo di evoluzioni e sfide, per contribuire in modo determinante alla formazione delle classi dirigenti e alla riflessione politica del Paese.
A inaugurare le celebrazioni nell’aula magna del Rettorato, alla presenza di figure di spicco del mondo accademico e politico, oltre a numerosi ex studenti che hanno lasciato il segno nella vita pubblica nazionale e internazionale, è la Rettrice Antonella Polimeni: «Un buon segnale per le sfide che il presente ci pone davanti e quelle che il futuro ci prospetta», questa facoltà, «continuerà a dare un contributo intellettuale e sano al nostro Paese».
A sottolineare il valore del percorso accademico della Facoltà, anche il Preside Pierpaolo D’Urso, che ricorda il contributo del professor Angelo Messedaglia nella sua fondazione, con un approccio innovativo che coniugava diritto, economia, storia, sociologia e geopolitica. «Cento anni non sono solo un simbolo di longevità, ma un testamento di dedizione, impegno e visione».
A rafforzare il carattere multidisciplinare, la riforma del 2010, che ha integrato i dipartimenti di Sociologia e Comunicazione, ampliando l’orizzonte formativo. Con oltre 12.000 studenti iscritti, l’ateneo affronta oggi temi di grande rilevanza come la crisi delle democrazie, le disuguaglianze sociali, i conflitti globali e le trasformazioni digitali: «Studiare e comprendere le trasformazioni della democrazia significa individuare nuove prospettive per rafforzarne i principi fondamentali», ha sottolineato il Preside.
Nel corso dell’evento, sono stati ricordati alcuni tra i più illustri laureati, come Aldo Moro, Vittorio Bachelet e Massimo D’Antona, figure che hanno pagato con la vita il loro impegno per la Repubblica. «La nostra missione è quella di formare giovani capaci di navigare la complessità del mondo contemporaneo», spiega D’Urso, esortando all’impegno per una società più equa e inclusiva, «Siamo pronti a costruire ponti dove altri alzano muri».
Tra gli ospiti anche l’ex presidente del Consiglio e Commissario europeo Paolo Gentiloni, che ha ricordato come la formazione offerta dalla Facoltà abbia rappresentato un passaggio fondamentale per molti protagonisti della scena politica e istituzionale italiana. «Mai come oggi, serve una competenza politica, geopolitica, economica e giuridica», ha affermato, richiamando il celebre motto di Luigi Einaudi: «Conoscere per deliberare».
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