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Esclusiva

Febbraio 27 2020
Strage in birrificio nel Wisconsin: spara a cinque colleghi, poi si uccide

A Milwaukee un uomo di 51 anni ha aperto il fuoco ieri pomeriggio nel colosso Molson Coors, dopo la notizia del licenziamento. Il tema delle armi uno dei nodi della campagna presidenziale di novembre

Si è tolto la vita subito dopo la sparatoria, intorno alle 14 ora locale, l’uomo che nel primo pomeriggio di mercoledì 26 febbraio ha ucciso cinque colleghi dopo aver saputo di aver perso il lavoro. Era ancora in uniforme quando, nei magazzini al secondo piano dell’edificio 4 in cui lavorava, ha fatto scattare l’allarme.

L’intervento della polizia dopo le diverse chiamate rivolte al 911 non ha cambiato di molto la situazione. Il gesto dell’uomo ha stravolto la regolare routine di un colosso della birra, Molson Coors, che negli scorsi mesi aveva annunciato una riorganizzazione interna per tagliare i costi: tutto dovuto al calo delle vendite legato alla crescente concorrenza.

Strage in birrificio nel Wisconsin: spara a cinque colleghi, poi si uccide

Il capo della polizia, Alfonso Morales: «L’uomo armato si è ucciso subito dopo l’attacco». Per ore, dopo la sparatoria, gli agenti hanno continuato a perquisire gli oltre venti edifici del campus dove lavorano circa mille impiegati. «Con queste persone abbiamo lavorato per anni. Sono come una famiglia. Trascorriamo più tempo con loro che a casa. È orribile», ha detto una dipendente dell’azienda.

Anche Donald Trump ha parlato del caso durante la conferenza stampa per l’emergenza Coronavirus: «È un malvagio assassino, le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime. I nostri cuori si spezzano per loro e i loro cari». Questa vicenda, però, lascia molti dubbi e porte aperte in vista delle prossime presidenziali del 3 novembre.

La questione della libera vendita delle armi, negli Stati Uniti, è preminente soprattutto per i Democratici: uno dei temi forti che potrebbe fare la differenza per l’orientamento di voto degli elettori. Durante il dibattito televisivo di Charleston, sulla CBS, Bernie Sanders è stato duramente attaccato dai rivali moderati di partito, per essersi opposto in passato a misure più stringenti per il controllo della vendita delle armi. Proprio Milwaukee ospiterà dal 13 al 16 luglio la Democratic National Convention, l’evento in cui i delegati Dem sceglieranno i candidati alla presidenza e alla vicepresidenza. Dovrebbero partecipare oltre 50.000 persone per più di 15mila camere d’albergo: un momento cruciale in vista delle elezioni di novembre. La Convention si terrà al Forum Fiserv, un’arena polifunzionale nel centro della città.

Uno studio dell’FBI, pubblicato nel 2018, ha esaminato dozzine di casi del genere avvenuti tra il 2000 e il 2013. Gli aggressori avevano spesso dato segni di instabilità alle persone intorno a loro prima di attaccare. I sintomi più ricorrenti sarebbero rabbia, rancore e vittimizzazione. In alcuni casi, riporta il Washington Post, le aziende hanno assunto esperti per contenere e soprattutto prevedere violenze simili. Lo scorso anno, nell’Illinois, un uomo aveva ucciso cinque persone per lo stesso motivo e un altro, un ingegnere che si era dimesso inviando una lettera ai suoi capi, aprì il fuoco a Virginia Beach uccidendo dodici persone, senza apparente ragione.

Strage in birrificio nel Wisconsin: spara a cinque colleghi, poi si uccide

Nancy Pelosi, la speaker della Camera, su Twitter ha invitato il Congresso a “intraprendere azioni concrete per fermare la violenza armata”. «Possiamo trovare la forza e la volontà di agire contro la violenza armata e non accettare mai l’inaccettabile», ha aggiunto Pete Buttigieg, candidato alla nomination democratica. Il sindaco di Milwaukee, Tom Barrett, in conferenza stampa ha detto: «Questo è un giorno tragico per la nostra città, questo è un giorno tragico per il nostro Stato». L’azienda chiuderà fino a nuovo avviso “per garantire al personale il tempo di affrontare gli eventi di oggi”: è il messaggio inviato da Gavin Hattersley, CEO di Molson Coors, con una e-mail aziendale a tutti i dipendenti.