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Esclusiva

Marzo 6 2020.
 
Ultimo aggiornamento: Marzo 7 2020
Raffaello vince la paura per Covid19, pienone alle Scuderie

La mostra sull’artista urbinate è iniziata da appena due giorni e sta già riscuotendo successo alle Scuderie del Quirinale, nonostante il Covid19

“Si può esistere senza arte, ma senza di essa non si può vivere”. Oscar Wilde lo diceva oltre cento anni fa, ma le sue parole sono sempre attuali. Il 5 marzo, alle Scuderie del Quirinale, ha aperto la più grande mostra mai realizzata su Raffaello Sanzio. Nonostante la coincidenza con lo stop delle scuole, l’evento – che celebra il pittore a cinquecento anni dalla sua scomparsa con opere provenienti da tutto il mondo – sta riscontrando un grande successo di pubblico.

Raffaello vince la paura per Covid19, pienone alle Scuderie
La folla assiepata in attesa di entrare alla mostra di Raffaello.

Iniziata con le polemiche per le dimissioni del comitato scientifico degli Uffizi, causate dal prestito del “Ritratto di Leone X”, la mostra è iniziata nel primo giorno di stop alle lezioni deciso dal governo. La minaccia del Coronavirus ha spaventato in molti, ma non è riuscita ad allontanare gli appassionati d’arte da Raffaello. Verso mezzogiorno un pallido Sole fa capolino tra le nuvole, illuminando un centinaio di persone in fila davanti alle Scuderie.

“I dati d’affluenza sono più alti del previsto, ieri son venute 1300 persone. Oggi i numeri dovrebbero salire ancora, per questo sarà obbligatorio prenotare”, ci spiega Chiara Guerraggio. La responsabile della comunicazione delle Scuderie del Quirinale ci tiene anche a sottolineare che: “L’attenzione per la sicurezza è massima, abbiamo assunto misure adatte per salvaguardare la salute di tutti”. In particolare molto personale all’interno regola i flussi di visitatori, invitandoli a tenere le giuste distanze.

Raffaello Coronavirus
Questa la situazione verso mezzogiorno.

Nel cordone che si muove lento verso l’ingresso della mostra solo in due indossano la mascherina. Le persone evitano di ammassarsi, ma i loro visi sono sereni. “Siamo venuti perché ci interessa vedere le opere di Raffaello. Il virus? Staremo attenti”, ci dice Andrea, uno dei tanti accorsi per ammirare il genio urbinate. Troppo forte la curiosità di osservare da vicino quella che è considerata una mostra epocale, più del timore del contagio.

L’esposizione è pensata come un viaggio a ritroso nell’arte e nella vita di Raffaello. Attraverso tavole, tele e disegni si passa dalla morte improvvisa e prematura del pittore ai suoi primi passi artistici. L’autore marchigiano, uno dei più poliedrici e apprezzati dell’arte occidentale, continua ad attirare migliaia di persone con capolavori come il già citato “Leone X”, il “Ritratto di Baldassarre Castiglione” e “La Fornarina”, tutti presenti nella più importante mostra mai realizzata su Raffaello.