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Esclusiva

Marzo 7 2020.
 
Ultimo aggiornamento: Marzo 16 2020
La movida senza mascherina

I locali nelle zone più frequentate dagli studenti sono pieni, e molti ristoranti hanno tutti i tavoli prenotati per questo fine settimana. Il virus non ferma la movida romana.

Di giorno le scuole sono chiuse, molte aziende fanno lavorare da casa i propri dipendenti, gli ospedali lavorano a pieno ritmo, il governo è in costante allarme ed in tv si parla quasi esclusivamente del virus. E la notte che succede?

Le discoteche della capitale hanno dovuto sospendere le loro attività per evitare pericolosi assembramenti di persone, rimandando gli eventi previsti ai mesi avvenire. Il concerto di Gigi D’Agostino che era previsto al Piper questo fine settimana, è stato spostato al mese di Aprile. Sembrerebbe quindi che anche la notte come sia in linea con il giorno. Ma andando nei quartieri della movida capitolina le cose cambiano.

Girando per le strade di San Lorenzo, famoso quartiere romano vicino l’università, c’è poco via vai di gente, ma basta recarsi nei punti di ritrovo più noti per trovare una situazione completamente diversa. I ragazzi sono tutti lì, raccolti davanti le entrate dei locali, intenti a chiacchierare, ridere e bere uno accanto all’altro. Nessuno dei locali del quartiere sembra aver risentito della diffusione del virus. Il gestore di uno dei bar si è detto anch’esso sorpreso da tale affluenza. Ragazzi e ragazze, liceali ed universitari, romani e fuorisede hanno scelto di uscire, ed uno vicino l’altro hanno esorcizzato la paura del contagio diluendola con un buon gin tonic.

La movida senza mascherina
Movida San Lorenzo

Situazione analoga si è riscontrata a Piazza Bologna, quartiere frequentato per lo più da universitari fuorisede. Anche qui i ragazzi si sono asserragliati sotto le insegne luminose dei bar che popolano la piazza principale e le vie limitrofe, incuranti delle norme igieniche e di sicurezza che sono state ampiamente comunicate dai media. Alcuni di loro hanno percepito che la piazza fosse più popolata del solito. “Magari la chiusura di scuole ed università hanno spinto più studenti ad uscire per cercare contatti con i loro coetanei”. Alcuni baristi hanno raccontato che negli ultimi anni la movida nel quartiere si è andata riducendo per via delle ordinanze che vietano il consumo di alcol dopo una certa ora, ma non hanno riscontrato nessuna ulteriore riduzione di clientela con l’emergenza del Covid19.

La movida senza mascherina
Movida Piazza Bologna

A Piazza Sempione, nel quartiere di Montesacro, negli ultimi anni sono affiorati molti bar e locali per giovani che hanno rivitalizzato il quartiere. Anche qui la situazione non è cambiata. I pub della piazza e quelli lungo viale Gottardo non hanno risentito del diffondersi del virus e della paura da esso portato.

La movida senza mascherina
Movida Montesacro

Non sono solo bar e locali a non aver visto un calo della clientela, ma anche i ristoranti. Molte trattorie e tavole calde della capitale hanno tutti i tavoli prenotati per questo weekend. 

I ragazzi davanti i locali non si sono però dimenticati dell’emergenza che si sta vivendo. Nelle piazze raccontate, l’argomento più gettonato è proprio il virus. Eppure sono lì, a fare la fila per ordinare da bere ed a mangiare uno vicino l’altro nei ristoranti come se tutto fosse normale. Parlando con alcuni di loro ci si accorge che c’è un sentimento comune. Si sente la necessità di stare più attenti, magari lavandosi spesso le mani, ma di restare chiusi in casa non se ne parla, specie il venerdì e il sabato sera.