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Esclusiva

Marzo 8 2020
Le voci di Vienna: “Qui la gente finge di non sapere”

A Vienna tutto sembra essere tranquillo. La gente esce, i negozi sono aperti così come le scuole e le università. Ma ciò che la gente non sa o ignora è che l’economia della capitale austriaca sta attraversando un periodo difficile.

“Qui hanno chiuso solo due scuole ma nessun evento pubblico è stato cancellato e non sembra esserci in giro alcuna forma di psicosi” racconta Oliver, studente austriaco dell’Uni Wien.

“Quando esco di casa per andare a lavorare, andare a far la spesa o andare in palestra non noto nulla di strano. Tutto è come prima, le persone sono tranquille quasi come se nemmeno esistesse il coronavirus” riporta Chiara Musumeci, pasticcera di uno dei più conosciuti hotel a cinque stelle situato nel centro della capitale austriaca.

Mentre in Italia la gente vive nel timore dell’epidemia, nella costante prevenzione e nell’utilizzo delle mascherine, a Vienna si respira un clima diverso per le strade, nonostante in Austria siano stati accertati 41 casi di contagio secondo i dati riportati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

La famiglia di Chiara vive in Svizzera nel Canton Ticino. Anche lì, a pochi chilometri da Como e Milano, il contagio non ha risparmiato i cittadini. La giovane pasticcera è molto preoccupata per i suoi genitori over sessantenni, vorrebbe andare a trovarli, ma non può farlo.

La ragazza aveva chiesto alla direttrice dell’ufficio del personale se fosse possibile andare in Italia per qualche giorno, ma le è stato detto di non partire. “La mia famiglia mi manca moltissimo, ma è giusto aspettare che tutta questa situazione finisca. Ciò che mi fa male è che i miei responsabili non si preoccupino per me chiedendomi di non partire per prevenire la mia salute, ma pensino solo ai loro interessi. Il mio capo mi ha avvisato che se io dovessi andare a Milano ed essere contagiata, non sarei pagata per la malattia”.

Anche se per le strade sembra si viva un clima sereno, dall’altra parte l’economia viennese ha ricevuto e continua a subire duri colpi. Lo racconta Denise, ragazza siciliana che lavora da un anno nella dogana dell’aereoporto di Vienna : “Le persone qui sembrano tranquille ma non sanno o fingono di non sapere che sta diminuendo il lavoro dappertutto. Nella mia azienda due ragazzi sono stati già mandati via. Molti assistenti di volo sono in cassa integrazione. La moglie di un mio collega è stata licenziata dall’agenzia di viaggi nella quale lavorava perché non ci sono più clienti e bisogna ridurre il personale. Qui molti proprietari hanno sempre vissuto di turismo. Ma adesso i turisti non ci sono più, c’è meno lavoro. È Veramente un casino. Spero che tutto passi presto”.