«Viaggiamo in camper perché siamo squattrinati» racconta Roberto, che tutti chiamano Lupetto, uno dei surfisti della Riviera del Conero. «Saremmo dovuti andare in Spagna, Portogallo e Marocco, invece il Covid ci ha fatto cambiare i piani. Partiremo per la Sardegna alla fine della stagione estiva. I nostri, in realtà, sono furgoni a cui abbiamo aggiunto i letti e le cisterne per l’acqua, sono molto più agili negli spostamenti».
Lupetto e gli altri ragazzi della comunità dei surfisti di Ancona restano spesso a dormire accanto alla spiaggia così la mattina presto sono pronti per prendere le onde migliori, prima di iniziare la giornata lavorativa alla Conero Style School di Portonovo (AN) dove insegnano windsurf ai vacanzieri.
Virgilio ha 33 anni e ha da poco aperto la libreria indipendente Catap con un amico. Quest’estate sarebbe dovuto partire per Belgio ed Olanda ma resterà in Italia. «Con il lockdown i guadagni sono stati inferiori a quanto avevamo programmato, anche se le vendite online sono andate bene. Così ho deciso: prenderò il mio camper e andrò a farmi un giro in Toscana. Quattro o cinque giorni alle terme naturali e poi Arezzo, Firenze, Pisa». Virgilio è molto affezionato al suo camper, lo ha da sempre. «È stato il mio mezzo di trasporto fin da quando presi la patente. Per un po’ è stato anche la mia casa, quando mi lasciai con la mia ex compagna. Non è stata un’esperienza facile – ride – ma che, a distanza di tempo, ricordo con piacere, mi ha insegnato molto. Sono contento che quest’anno le vacanze in autocaravan siano di tendenza. È un tipo di turismo che mi piace, permette di entrare in contatto diretto con il luogo che si vuole visitare».
Secondo l’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat quest’anno il 90,2 % di chi andrà in ferie resterà in Italia, il 38,9 % addirittura non cambierà regione. E per la maggior parte saranno vacanze su ruote, circa 15 milioni di persone si sposteranno con l’automobile, il camper o la roulotte. Con staycation, fusione dei termini inglesi stay e vacation, si intende il trascorrere le ferie nella propria città, spostandosi per godere delle attività ricreative che offre il territorio di appartenenza, o come estensione, nel proprio paese. Il termine è diventato popolare negli Usa e nel Regno Unito durante la crisi economica del 2008 e quest’anno torna in auge per gli italiani. A non partire saranno 24 milioni di persone, il 6,1% non ha più ferie disponibili dopo quelle forzate effettuate durante il lockdown, il 43,7% non ha abbastanza risparmi per potersi permettere una vacanza. 6,9 milioni di italiani temono il contagio e sono scoraggiati dagli effetti delle norme di sicurezza e del distanziamento sociale.
«È vero, c’è molto più interesse rispetto agli anni scorsi » racconta Massimiliano proprietario di Adriatica Caravans, società che vende e noleggia camper in provincia di Ancona «ma la domanda non si è ancora concretizzata in una richiesta effettiva».
Anche Arturo Noiman, titolare del campeggio Numana Blu, nelle Marche, è preoccupato. «Ci stiamo organizzando per la riapertura del 18 giugno ma non sarà facile combinare il divertimento a cui sono abituati i nostri ospiti con il distanziamento sociale. Per adesso abbiamo deciso di aprire soltanto un terzo delle trecento piazzole a disposizione per la sosta dei camper».
Angelo Berchicci, giornalista per L’Automobile spiega che anche se quest’estate gli italiani privilegeranno le ferie su ruote sarà difficile raggiungere i livelli degli anni precedenti.
«Sono i turisti nord europei che solitamente trascorrono le vacanze in camper e purtroppo vista la paura del Coronavirus le strutture dedicate all’ospitalità vedranno un calo nelle prenotazioni. Di solito chi sceglie di viaggiare in autocaravan è una nicchia, non ha una meta precisa ed evita i luoghi sovraffollati. Quest’anno, però, siamo in una fase di cambiamento, si modificano le abitudini degli italiani e saranno necessarie più strutture adatte ad ospitare chi, seppur arriva in camper, è meno abituato all’assenza di comodità».
Clara, una professoressa in pensione di 65 anni, trascorrerà la sua prima estate in autocaravan. «Andrò in Sicilia con mio marito. In questo modo temo meno il contagio da Covid19, sarò autonoma, avrò le mie cose con me. Noleggerò il mezzo e se mi troverò bene l’anno prossimo ne comprerò uno usato».
I prezzi degli autocaravan non sono molto abbordabili, come spiega Giulia, camperista da sempre con la sua famiglia. Un camper nuovo costa circa 40 mila euro – varia in base agli accessori -, una roulotte 8 mila. Il noleggio va da i 100 ai 150 euro al giorno a cui si deve aggiungere il costo del carburante. Si diffondono però le prime piattaforme di sharing tra privati come yescapa.it che permettono di risparmiare e garantiscono rigidi protocolli di pulizia.