«Io voglio ribaltare la dittatura della periodicità e l’imposizione della frequenza. Ragionare solo in termini di quotidiano, settimanale, quindicinale o bimestrale è una caratteristica del giornalismo del passato e credo che questo non sia il futuro che ci aspetta». Sono le parole di Christian Rocca, direttore de Linkiesta che da qualche giorno ha lanciato un nuovo progetto editoriale.
Si chiama Linkiesta Paper e sarà un giornale di carta di ventiquattro pagine che uscirà nelle edicole di Milano e Roma, ma con la possibilità di essere spedito via posta su richiesta. «Sarà un prodotto interessante e curato nei minimi dettagli. Si potrà leggere in vari modi e la prima e l’ultima pagina verticali diventeranno un poster, inoltre ci saranno le illustrazioni di Marta Signori. Ora è datato «Estate 2020» come se fosse un quadrimestrale, ma non è proprio così».
L’ultimo Digital News Report 2020 di Reuters Institute ha evidenziato come in Italia i lettori dei giornali stiano diminuendo mentre il numero di telespettatori è stabile. In più, lo smartphone è il principale dispositivo utilizzato per ricevere notizie online. La scelta de Linkiesta sembra essere in controtendenza con questi dati, ma secondo Rocca «le aziende editoriali contemporanee non possono essere solo cartacee, digitali, televisive o social. Chi ragiona così sbaglia, la divisione degli ambiti appartiene al passato. Si devono per forza creare contenuti e distribuirli con tutte le piattaforme a disposizione».
Il futuro dei giornali è quindi multicanale e questa sembra essere la visione alla base dei progetti de Linkiesta. Tra questi c’è anche il giornalismo live, che Rocca definisce davvero stimolante e interessante. «Io credo molto nel giornalismo dal vivo sotto forma di eventi o di talk. Questo non è tanto il futuro ma il presente dei giornali. Ho fatto una lunga inchiesta sulla stampa internazionale e la cosa che tutti hanno in comune è il fatto che le testate siano produttori di contenuti che vengono distribuiti su vari canali nei quali la gente può cercarli e consumarli».
Tra i vari progetti che vedono al lavoro Rocca c’è anche la televisione: «Ho già in ballo alcune nuove iniziative cartacee e televisive e sto lavorando con un grande gruppo televisivo per tentare di creare una trasmissione coprodotta da Linkiesta» racconta Rocca.
Tra i canali che dal 2013 ad oggi sono aumentati con più costanza ci sono i social. Sono passati dal 27% al 50% come fonti di ricerca di news per gli italiani e Facebook, Whatsapp e YouTube sono le piattaforme più usate. «Sui social ci siamo e lavoriamo con costanza, ma io fatico a capire il futuro modello business. Su Facebook abbiamo una pagina che ci porta una quota di traffico anche se non maggioritario, che invece appartiene a Google e al suo algoritmo. Inoltre, Twitter è un canale troppo di nicchia, ma ciascuno di questi social aumenta la awareness del nostro brand».
Linkiesta Paper è un progetto innovativo che ha visto la collaborazione dell’art director Giovanni Cavalleri e che permetterà di trovare nell’edicola sotto casa i contenuti che di solito si trovano online. Si tratta di un prodotto cartaceo diverso rispetto a quelli a cui siamo abituati che ha l’obiettivo di diversificarsi dai modelli del passato.