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Esclusiva

Febbraio 25 2022.
 
Ultimo aggiornamento: Marzo 1 2022
«Mio fratello andrà in guerra»

La storia di Alina e della sua famiglia in Ucraina.

Alina vive in Italia, ma la sua famiglia si trova ancora nella sua città di origine, Khmelnitskiy, nell’Ucraina occidentale.
«Mio fratello, di 52 anni, ha detto che aspetterà un giorno o due, dopodiché andrà in guerra».
Il presidente ucraino Zelensky ha attivato una campagna propagandistica per invitare le persone a combattere. Le comunicazioni sono state limitate e le autorità locali non rilasciano dichiarazioni. «Credo che abbiano criptato i telefoni. Mio fratello continua a mandarci video della situazione ma non riusciamo né io né mia figlia ad aprirli».

Alina è riuscita a entrare in contatto con il fratello solo oggi. Lui è rimasto in città con la moglie, ma ha mandato in campagna la figlia di tre anni con i suoceri. «Nella mia città sono state bombardate le cisterne di benzina e l’aeroporto militare. Se i missili prendessero direttamente il centro, dove abbiamo i rifornimenti di munizioni, tutto salterebbe per aria».
Si sentono esplosioni da ogni parte. Donne, bambini e anziani hanno il permesso di muoversi, e persino di uscire dalla nazione. «In Polonia c’è un centro di accoglienza, ma mia nipote non ha il passaporto e non può oltrepassare la dogana».

Molti cittadini credevano che l’esercito russo si sarebbe fermato a Donetsk e Luhans’k, ma ieri, 24 febbraio, tutta l’Ucraina si è svegliata sotto i bombardamenti. «A Kherson, vicino alla Crimea, le ambulanze correvano una dietro l’altra. Sono stati distrutti aerei e depositi. Infatti, la maggior parte del Paese si trova senza armi».

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