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Esclusiva

Settembre 26 2022
Rinascere grazie all’arte

Valogno, il borgo salvato dai murales dove ogni casa racconta una storia

«Quello che è successo è stato un miracolo. Questo progetto dimostra come da una situazione di dolore possa nascere qualcosa di bello». Quando Dora Mesolella e suo marito Giovanni Casale scoprono che il proprio figlio è affetto da una malattia autoimmune, la loro vita cambia improvvisamente. Ma è proprio in quel momento che decidono di trasformare il dolore in un’opportunità. Così, per far fronte alla malattia, Dora e Giovanni lasciano Roma e i rispettivi lavori e tornano a Valogno, una frazione di Sessa Aurunca alle pendici del vulcano Roccamonfina, in provincia di Caserta, di cui erano originari. Dopo aver acquistato una casa, decidono di affidare a un artista del territorio, Vincenzo Tortolino, la realizzazione di un murale. Succede così che, a poco a poco, quella che era un’iniziativa personale finisce per coinvolgere l’intero paese dando vita a “I colori del grigio”, un progetto dal duplice significato: «la voglia di colorare il grigio dell’anima che per noi è rappresentato da questo dolore» e la necessità di restituire a Valogno la sua identità deturpata da un intervento urbanistico che ne aveva ricoperto di cemento le sue mura antiche, come spiega Dora Mesolella.

Tanti gli artisti, non solo italiani ma anche stranieri che, a partire dal 2009, hanno raggiunto Valogno per trasformare le sue stradine in una coloratissima galleria d’arte a cielo aperto. Oggi gli abitanti del borgo, circa settanta, fanno a gara a chi cura meglio il vicinato. Il colore ha risvegliato Valogno e lo ha fatto rinascere, valorizzandolo e sottraendolo alla lista dei tanti borghi italiani che rischiano di scomparire a causa dell’abbandono e dello spopolamento.

Rinascere grazie all’arte
Foto courtesy of Alessandra Carloni

Quarantadue i murales che decorano Valogno. Ogni opera racconta una storia. Ci sono “Gli sposi” protagonisti della “Trilogia dell’amore” realizzata dall’artista romana Alessandra Carloni, San Michele Arcangelo patrono di Valogno, la Spedizione dei Mille ma anche fate, folletti, la bambina che raccoglie le stelle e il volto sorridente dell’artista messicana Frida Kahlo che Dora e Giovanni hanno fatto dipingere su una parete della propria casa. «Non potevamo non ricordarla perché lei rappresenta la resilienza. Avendo avuto una vita così sofferta dal punto di vista fisico e morale, non andava dimenticata», racconta Dora.

Rinascere grazie all’arte
Alessandra Carloni, Dora Mesolella e Giovanni Casale. Foto courtesy of Alessandra Carloni

Quello che ha dato nuova vita a Valogno è un progetto autofinanziato: «Non abbiamo chiesto nulla a nessuno perché pensiamo che ognuno di noi può farcela con le proprie forze, quindi abbiamo investito di tasca nostra. Tutti abbiamo pensato di non fare la vacanza per alcuni anni e abbiamo messo da parte i soldi». Tanti anche i singoli e le associazioni che hanno scelto di donare al borgo un murale, finanziandone la realizzazione.

A Valogno non ci sono bar e negozi, è un borgo che vive e pulsa con la bellezza dei colori e dell’arte, in cui riscoprire l’importanza della compagnia e del confronto tra le persone. Dora e Giovanni accompagnano spesso per le vie del borgo i turisti in visita, raccontando loro il filo che lega la loro storia a quella di Valogno e il significato di tutti i murales. “Passeggiate condivise” durante le quali si parla tanto e «ci si apre nei confronti di quello che accade nella nostra vita. Ognuno di noi ha sempre qualcosa da raccontare. Un punto di forza di questo progetto è quello di voler stare insieme agli altri a parlare. Abbiamo notato che soprattutto i giovani sono catturati da questa voglia di condivisione».

Rinascere grazie all’arte
Foto courtesy of Alessandra Carloni

Tra i vicoletti del borgo c’è anche un piccolo cortile in cui è possibile fermarsi a suonare il pianoforte e il pensatoio, un luogo di raccoglimento. A breve, inoltre, Dora e Giovanni daranno vita ad uno spazio in cui le persone affette da malattie come quella che hanno diagnosticato al proprio figlio, avranno la possibilità di esprimersi mediante la partecipazione ad alcuni laboratori. «Si viene a creare la voglia di sorridere: la gente viene in un certo modo ma va via con il sorriso perché è una realtà sospesa Valogno, sospesa un po’ dal mondo, sospesa un po’ dal caos che viviamo sempre».

Immagine di copertina: Foto courtesy of Alessandra Carloni

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