Energia • Zeta Numero 1 | Gennaio 2023
Editoriale di presentazione di Elena Pomè
L’energia, scossa vitale che eccita l’universo, percorre inarrestabile lo spazio e il tempo. Nel tentativo di strappare la maschera all’inafferrabile grandezza, il filosofo greco Aristotele ha riconosciuto nel tutto l’unione indissolubile di due forze: la δύναμις, la potenza, e l’ἐνέργεια, l’atto, che amalgamate concepiscono il cambiamento, portano in grembo l’evoluzione e danno alla luce la trasformazione dalla mera possibilità all’esplicazione di sé. Il flusso di forza primordiale sfreccia e vira nella materia, freme nella forma e scuote la natura. L’energia, ha osservato il fisico Premio Nobel Richard Feynman, cambia volto, ma conserva l’impeto.
Così le bombe del conflitto in Ucraina, scagliate su case inermi, deflagrano in un’onda di buio e oscurano le luci, ma tra le stanze cementate di ombre respirano ancora spiragli di futuro. Nel domani, l’energia sprigiona l’immaginazione: nelle prossime città inventa treni supersonici, e intrisa di vento e di sole accudisce l’ambiente ferito, mortificata dalle fredde nudità delle montagne depredate delle nevi. Ecco, allora, nascere altra energia: dalle alture le voci degli scialpinisti smarriti tra i prati vorticano fino alle acque del porto di Piombino, increspate di rabbia per il rigassificatore dei combustibili fossili, poi fendono la tensione del Kosovo, inchiodata nelle memorie dei figli della guerra, e squarciano le vetrine dei negozi di Palermo, afflitte dalle minacce silenziose della mafia.
Nel ventre della Sicilia palpita anche la lava di Stromboli, il vulcano che forgia le pietre nere reincarnate nelle sculture di Salvatore e che vibra sulle stesse frequenze telluriche della musica rave. Dai profani raduni giovanili l’energia dell’arte scivola tra le dita delle danzatrici indiane, fremiti di antiche divinità, e sulle ali di farfalla iridescenti di Loïe Fuller, la ballerina amica dei coniugi Curie. Dalla radioattività alla bomba nucleare, i pulviscoli di energia fluttuano tra i dubbi del fisico Robert Oppenheimer, poi schizzano tra gli enigmi dei pianeti decifrati dagli astrologi, e infine colpiti dalle frecce di Cupido sprofondano in orgasmi spirituali tra anime affini.
«Se un figlio si accorgesse che per caso è nato fra migliaia di occasioni, capirebbe tutti i sogni che la vita dà» cantava Franco Battiato in un brano del 1972, intitolato proprio Energia. Impercettibile, indefinita, sfuggente, l’energia forse non è altro che l’onda dell’esistenza affacciata, in tutte le sue sfumature, sul divenire.