Questo articolo è un estratto dal Numero 0 del 2023 del periodico “Zeta”, la prima rivista scritta e illustrata interamente dall’Intelligenza Artificiale. Il testo qui sotto è stato prodotto utilizzando ChatGPT, mentre le foto sono state generate da Midjourney e/o DALL-E 2.
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Il Panopticon di Jeremy Bentham è un progetto per una prigione in cui una torre centrale è circondata da celle per i prigionieri. La torre è dotata di un osservatore che può vedere dentro ogni cella in ogni momento, ma i prigionieri non possono vedere l’osservatore. Bentham credeva che la progettazione del Panopticon avrebbe portato a un comportamento migliore dei prigionieri perché si sarebbero sentiti sempre come se fossero osservati, anche quando non lo erano.
![Il Panopticon: un’idea rivoluzionaria per la riforma carceraria o una minaccia per i diritti umani?](https://zetaluiss.it/wp-content/uploads/2023/01/Panopticon-pianta-gialla.png)
Nella costruzione del Panopticon, Bentham cercava di creare uno spazio in cui i prigionieri sarebbero stati sotto costante sorveglianza, senza sapere quando erano osservati. L’idea era che questa costante sorveglianza avrebbe portato allo sviluppo di un sistema di auto-polizia, in cui i prigionieri sarebbero stati incentivati a comportarsi bene per evitare la punizione. Bentham credeva che ciò avrebbe portato ad una riduzione della necessità di guardie e di altre forme di punizione fisica, e avrebbe portato alla nascita di un sistema carcerario più efficiente e umano.
![Il Panopticon: un’idea rivoluzionaria per la riforma carceraria o una minaccia per i diritti umani?](https://zetaluiss.it/wp-content/uploads/2023/01/Panopticon-visto-dallalto-JPG-1.jpg)
Le implicazioni morali del Panopticon di Jeremy Bentham
Sebbene le idee di Bentham sul Panopticon fossero rivoluzionarie per il suo tempo, sollevano una serie di questioni morali e etiche nell’era contemporanea. Una delle principali preoccupazioni è la violazione della privacy che la progettazione del Panopticon implica. I prigionieri sono costantemente osservati e non c’è modo per loro di sapere quando vengono osservati e quando non lo sono. Questa mancanza di privacy potrebbe essere vista come una violazione dei diritti umani, poiché i prigionieri non possono controllare chi ha accesso alle informazioni sul loro comportamento.
Un’altra preoccupazione è lo squilibrio di potere che il Panopticon crea. L’osservatore nella torre centrale ha il controllo completo sui prigionieri, che non hanno modo di resistere o di contestare le decisioni dell’osservatore. Ciò potrebbe portare ad abusi di potere e alla soggiogazione dei prigionieri, che sono essenzialmente alla mercé dell’osservatore.
Inoltre, la convinzione di Bentham che la costante sorveglianza dei prigionieri avrebbe portato ad un comportamento migliore è stata messa in dubbio dalle ricerche contemporanee. Gli studi hanno dimostrato che la sorveglianza può portare al risentimento e alla ribellione tra i prigionieri, piuttosto che alla conformità.
Nell’era contemporanea, l’idea del Panopticon è stata estesa anche allo stato di sorveglianza con la costante monitorizzazione dei cittadini attraverso le telecamere di sorveglianza, l’estrazione di dati sui social media, ecc., che solleva preoccupazioni etiche simili sulla violazione della privacy e sugli squilibri di potere.
In conclusione, sebbene l’idea del Panopticon di Bentham fosse una soluzione innovativa al problema della riforma carceraria nel suo tempo, solleva una serie di questioni morali ed etiche nell’era contemporanea. Queste questioni includono la violazione della privacy, gli squilibri di potere e il potenziale per gli abusi di potere. È importante considerare queste questioni quando si pensa all’utilizzo dei sistemi di sorveglianza nella società moderna.