Esclusiva

Dicembre 5 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Dicembre 7 2023
Nicoletta Sagliocco

 «Mi piacciono la narrazione e i modi diversi attraverso cui si racconta la realtà: la fotografia, la letteratura, il cinema, il teatro. Ma lo stile che sento più mio è quello del giornalismo». Alla fantasia e alle modalità artistiche, Nicoletta preferisce la chiarezza e la sinteticità. E lo capisce presto, tra i banchi delle scuole medie, quando inizia a scrivere per il giornalino della scuola.

Nata nel 1997, cresce nella piccola città campana di Caivano, che la accompagna nella sua infanzia e nella maggior parte della sua adolescenza. La passione per il giornalismo matura proprio in questi anni, insieme a un forte interesse per le materie umanistiche ma soprattutto alla consapevolezza che una dimensione come quella di Caivano non potesse essere adatta a lei. «È una realtà che mi ha sempre soffocato. Ci sono poche opportunità per i giovani, non ci sono cinema né teatri, i trasporti funzionano malissimo. E la maggior parte degli abitanti sembra aver accettato questa condizione».

Nicoletta Sagliocco

Nicoletta decide di non rassegnarsi e dopo essersi diplomata al liceo classico si iscrive all’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’indecisione iniziale sul tipo di percorso da seguire viene superata con la scelta di Lettere Moderne, nella convinzione che i libri siano in grado di formare una capacità di lettura critica sul mondo, essenziale per una giornalista. In questi primi anni universitari scopre un nuovo amore che decide di approfondire in magistrale con il corso in Filologia Moderna. Queste scelte le permettono di esplorare gli interessi per la filosofia, la letteratura e le lingue, che per lei rappresentano «una base che accomuna tutti gli esseri umani». Il suo autore preferito è Italo Calvino, del quale ammira il modo in cui intreccia la produzione letteraria alle riflessioni sul potere che hanno le parole.

«Attraverso lo studio accademico non ho solo capito meglio i miei interessi ma anche ciò che volevo fare e chi volevo essere». E in questo modo, frequentare Napoli diventa anche un’opportunità di crescita e di riscatto. Nella città del chiasso e della vitalità, Nicoletta riesce a trovare gli stimoli che la realtà di Caivano non le aveva dato. Tra cinema, teatro e nuove frequentazioni, la prospettive cambiano e il capoluogo campano diventa un vero e proprio spazio di liberazione. Da Napoli riesce a prendersi tutto, tanto che alla fine degli studi decide di spostarsi ancora. Questa volta sceglie Roma e invia la domanda per il master in Giornalismo e Comunicazione Multimediale. Se il desiderio di libertà l’aveva spinta a trovare se stessa in una città come Napoli, ciò che la sprona ora è il sogno di scrivere in un quotidiano nella pagina culturale.