Esclusiva

Dicembre 5 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Dicembre 7 2023
Sara Costantini

Sara Costantini è nata il 26 dicembre del 2000, ma non disperate per lei, è stata più fortunata di tanti suoi “fratelli” di nascita: i suoi genitori le hanno sempre fatto due regali.

È una romana atipica, più che la sua città, ama Porto Ercole, in Toscana. È lì che sono nati i suoi nonni paterni e dove ha la sua seconda casa. Ci passa tutte le estati da quando è nata e non è solo il suo «posto del cuore», ma quello di tutta la famiglia, che per lei ha un ruolo fondamentale. In particolare, il rapporto tra i suoi genitori «che si amano e si stimano» ha fatto sì che Sara diventasse la persona che è: serena, felice e che basa la sua vita sul rispetto e sulla libertà.

È grazie a sua madre e al viaggio fatto a Cuba con lei nel 2016 che Sara «ha aperto gli occhi sulle differenze socio-politiche» tra l’Italia e il paese latino-americano. Li ricorda ancora come «28 giorni immersi nella vera essenza di Cuba», dove ha anche avuto la «dimostrazione della forza insita nell’animo umano nel combattere le proprie difficoltà e la povertà».

Sara Costantini

A suo padre deve invece la passione per la musica italiana, soprattutto per Francesco De Gregori «più di un semplice cantante, un vero poeta». È lui che ha instillato in lei l’amore per le parole e la scrittura, tanto che si è laureata in Giornalismo alla Lumsa. Non è stato questo però l’unico motivo per cui ha deciso di diventare una giornalista.

Questo mestiere è il riflesso della sua personalità: sincera, «se posso io garantire trasparenza, verità e sicurezza in qualcuno per me è un grande passo avanti» ha detto.  La sua passione è il giornalismo d’inchiesta, di cui ha avuto un primo assaggio durante un progetto universitario a Corviale, complesso residenziale nella periferia romana. Si tratta di una realtà per molti versi complessa. Nell’immaginario collettivo è il quartiere simbolo del degrado dei sobborghi romani, ma è proprio questa sua peculiarità che le ha dato l’opportunità di «raccontare e vedere una realtà tanto diversa dalla sua eppure così vicina».

E infatti, Sara ha uno sguardo sempre vigile su ciò che le sta intorno, sia che si tratti di luoghi, ma ancora di più se si parla di persone. Si dedica completamente alle storie degli altri, per questo segue tutti i processi di cronaca nera di Un giorno in pretura e ne «studia gli imputati». L’idea stessa del programma di Roberta Petrelluzzi la affascina: «È stata la prima a portare nelle case le vere testimonianze e i processi integrali».

La personalità autentica di Sara («non dico bugie e pretendo che nessuno me ne dica») è quella che le ha permesso anche di stringere legami veri e amicizie sincere e durature con i suoi amici. Sara dice sempre quello che pensa, sia esso positivo o negativo, per questo lei stessa lo definisce «il suo miglior pregio, ma anche il suo peggior difetto». I suoi amici però la considerano di sicuro una qualità e infatti ne ha di così lunga data, che alcuni sono addirittura i suoi amici delle elementari. Certo con loro c’è anche qualcosa in più che li lega. Immaginate di essere bambini e di venire scelti come attori per il videoclip di uno dei cantanti più famosi del momento. È quello che è successo a Sara e alla sua classe con Max Pezzali. Credi, la canzone per cui hanno recitato nel videoclip, è ancora oggi la «colonna sonora dei suoi viaggi con loro», con cui ha anche condiviso il tatuaggio di un quadrifoglio, quattro foglie per le quattro cose che più si augurano di trovare l’un l’altro nella vita: «Amore, salute, famiglia e sorriso».